Alimenti scaduti al supermercato. Chi è il responsabile?

*a cena con diritto

Cosa accade nel caso di acquisto al supermercato o altro esercizio commerciale di un alimento che, pur non scaduto, una volta portato a tavola abbia un odore o un sapore sgradevole ovvero presenta tracce di muffa sinonimi di cattiva conservazione come ci si deve comportare? 

Quale responsabilità grava sul venditore? 

Detto che per garantire l’igiene e la sicurezza alimentare dei prodotti serviti per gli operatori di settore che si trovano a manipolare e trattare alimenti vige l’obbligo di legge imposto dalla normativa europea di dotarsi di un piano di autocontrollo, il protocollo HACCP, in tale ipotesi trovano applicazione le norme civilistiche sulla compravendita (1470 Codice civile e ss.) e del Codice del Consumo (artt. 129 e 130 Dlgs 206/2005 e successive modifiche) per effetto delle quali il venditore deve garantire all’acquirente che il bene venduto sia, non soltanto conforme a quello richiesto ma anche esente da vizi e difetti.

Pertanto, nel caso di vizi e/o difetti, anche qualitativi, il rapporto contrattuale con il cliente è risolto per inadempimento imputabile al venditore con conseguente obbligo di quest’ultimo di provvedere alla loro sostituzione o, se è non possibile, alla restituzione del prezzo in favore del cliente munito di scontrino d’acquisto.   

*di alessandro klun

Letizia Ceriani

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