Al ristorante anche il cliente ha dei doveri

di gabriele perrone

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di prenotare un tavolo in un ristorante, ma di non presentarvi all’appuntamento. Da ora in poi questa cattiva abitudine, che prende il nome di no-show, sarà evitata o almeno limitata nelle prenotazioni di ristoranti d’alta cucina su TheFork.

La nota app ha infatti introdotto la prenotazione con carta di credito a titolo di garanzia. In caso di mancata presentazione o cancellazione tardiva, il ristorante potrà decidere di addebitare la cifra stabilita e accettata da parte dell’utente in fase di prenotazione online. Quest’ultimo, in pratica, pagherà una penale.

Un’esagerazione? No, si tratta di un atto dovuto per tutelare i ristoranti che subiscono danni economici significativi a causa del no-show. Per dare un’idea delle cifre, lo chef Claudio Sadler ha affermato: «In un anno ho perso almeno 35mila euro in questo modo, avrei potuto pagare una risorsa in più».

Al ristorante anche i clienti hanno dei doveri, il primo dei quali è il rispetto del lavoro altrui. Prenotare un tavolo e non presentarsi (senza avvisare per tempo) non è solo una cattiva abitudine ma una mancanza di rispetto.

Stipulare una sorta di contratto tramite carta di credito al momento della prenotazione online può aiutare a contrastare questo fenomeno (nel Nord Europa e negli Stati Uniti è una pratica diffusa), ma ora serve una soluzione legale al problema per la piena tutela di tutti i ristoratori, non solo di chi fa alta cucina.

Solo con delle regole chiare e un’informazione completa i clienti saranno educati sull’argomento e verrà progressivamente evitato il fenomeno del no-show che penalizza in modo così grave le casse dei ristoranti.

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