A maggio la prima edizione dell’evento Rosa Positivo, il vino rosa italiano

Dalle ore 18:00 fino alle ore 24:00 del prossimo 20 maggio, presso l’Antica Osteria Alla Pasina, nella prestigiosa cornice del salone eventi e nel giardino attiguo, Via Marie 3 a Dosson di Casier Treviso, si terrà la prima edizione dell’evento “Rosa Positivo” attraverso cui si vuole offrire ai cittadini, operatori, sommelier e appassionati presenti nella regione del Veneto e non solo, una valida presentazione del tema ““L’andamento del Vino Rosa in Italia e nel mondo, qualità e tradizione”, proponendo un momento di elevato spessore culturale, dello stato dell’arte della qualità e produzione del vino rosa italiano. Parteciperà anche il Consorzio Etna Doc all’evento.

L’evento nasce grazie alla collaborazione tra Eleganzaveneta di Lionella Genovese, agenzia di comunicazione ed eventi, Gea Calì sommelier professionista, hospitality manager e ideatrice dell’evento DRINK PINK in Sicily e Titti Dell’Erba sommelier professionista e Donna del Vino Puglia, e le cantine nazionali e locali che hanno aderito al progetto “investire nella comunicazione del vino e del territorio di Eleganzaveneta”.
La manifestazione si aprirà con una tavola rotonda che riporta allo stato dell’arte generale sull’andamento nazionale e mondiale del vino rosa italiano, dove verranno sottolineate le aree vocate alla produzione, il livello qualitativo del prodotto e ciò che il consumatore finale ricerca ed apprezza. La linea guida sarà quella di evidenziare come per il vino rosa italiano sia necessario rientrare in una ben precisa mentalità, quindi, non solo prodotto ma stile di vita e tradizione. Non solo quindi vino di contorno ad una produzione, ma referenza di altrettanta importanza, un vino che dovrebbe diventare il fiore all’occhiello di ogni produzione. Il workshop sarà presenziato dalla giornalista Cristina Sparvoli con il ruolo di moderatrice, Titti dell’Erba sommelier professionista e per l’occasione rappresentante del Vino Rosa della Puglia, Gea Calì ideatrice dell’evento Drink Pink in Sicily e rappresentante per l’occasione del Vino Rosa dell’Etna, Elena Schipani sommelier professionista e per l’occasione rappresentante dell’esperienza Prosecco Rosè in Italia e nel mondo, OENO ITALIA Istituto di consulenza enologica presente per sottolineare le prerogative essenziali nel portare in bottiglia un vino rosa ottimale e Lionella Genovese, consulente in comunicazione e organizzatrice dell’evento, che andrà ad evidenziare il senso del progetto.

“Il rosato oggi fa tendenza, è alla moda, conquista simpatie e consensi sia in Italia che all’estero. Si è ricreata l’atmosfera adatta per riscoprire la personalità unica e originale di questi vini così attraenti e accattivanti nella bellezza dei colori, nella fragranza dei profumi e nella fresca e rotonda eleganza del gusto” spiega la sommelier professionista Titti Dell’Erba.

“Il Vino Rosa non dev’essere il vino di ultima spiaggia, lasciato lì in sordina come fosse il fratello minore o peggiore, ma un vino che potrà diventare il vino di rappresentanza, un vino di tradizione e di cultura, proprio come accade in Provenza, e anche in Italia per i territori altamente vocati dovrebbe essere tale” riprende l’organizzatrice dell’evento Lionella Genovese.

Si punta quindi alla possibilità di trascorrere una serata che possa promuovere l’elevato valore culturale dell’evento e qualitativo dei vini in degustazione, ma anche comunicare il senso del bello e del buono di una terra, il Veneto, aperta all’innovazione, ad incontrare culture diverse e soprattutto capace di ospitare sinergie nuove.
L’obiettivo sarà quello di dare la possibilità ai partecipanti sia di assaggiare e confrontare i vari vini, ma soprattutto di conoscerli attraverso una importante selezione che rappresenterà le diverse aree geografiche nazionali, non solo, le diverse tipologie di vinificazione del prodotto daranno modo di percepire attraverso gli assaggi, la qualità, le potenzialità dei vitigni impiegati e la gradevolezza del vino rosa prodotto in ogni parte d’Italia.
C’è la volontà da parte dell’organizzazione e dei collaboratori di far sì che questa prima tappa trevigiana possa diventare itinerante, far in modo di continuare a promuovere questo comparto in altre regioni d’Italia coinvolgendo maggiori attori locali.

FabioAdmin

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