La pandemia spinge i prodotti a base vegetale
La risposta per cucinare in maniera sostenibile sono i ‘meal preap’. Secondo l’ultima indagine condotta da Eurispes, i vegetariani e i vegani rappresentano complessivamente l’8,9% della popolazione: un record mai raggiunto prima. Anche la popolazione vegana è in aumento: rispetto al 2018 si è passati dall’1,9% al 2,2%.
“Le nostre azioni sono il nostro futuro”. Sono queste le parole dello slogan che accompagna la Giornata mondiale dedicata all’alimentazione, che celebrerà nella stessa data anche il 75esimo anniversario della FAO, venerdì 16 ottobre.
Secondo le ultime ricerche in materia di consumi alimentari, è evidente come la pandemia abbia contribuito a generare un cambiamento in termini di abitudini di acquisto. Cambiano le condizioni di vita e di conseguenza anche il carrello della spesa. La paura di un numero crescente di zoonosi e la consapevolezza relativa ai benefici dei vegetali stanno guidando la crescita dei plant-based. Tutto questo a scapito della carne.
Alla base della scelta di privilegiare un’alimentazione plant-based ci sono soprattutto la salute e il benessere (23,2%). A questo segue una incrementata consapevolezza e un crescente rispetto verso il benessere del mondo animale (22,2%). Per il 17,2% dei vegetariani/vegani questo stile alimentare è inoltre parte integrante di una più ampia filosofia di vita.
“Sempre più consumatori si stanno orientando verso alimenti a base di proteine di origine vegetale – spiega Paola Di Giambattista (nella foto), healthy food specialist e Free From Chef -. È vero che a causa di una vita sempre più frenetica abbiamo pochissimo tempo da dedicare ai fornelli, ma è altrettanto vero che con il nuovo trend dei meal prep, ovvero le preparazioni dei pasti della settimana già divisi per porzione, tutto diventa più semplice”.