Fico Eataly: 36 milioni di fatturato e 2 milioni di visitatori

Fico Eataly World fa un bilancio sulla sua attività, dall’apertura alla fine di agosto.
Secondo i dati diffusi il parco ha accolto complessivamente oltre 2 milioni di visitatori, generando un fatturato di 36,2 milioni di euro per fabbriche, ristoranti, botteghe, corsi, servizi. Gli arrivi hanno avuto un picco ad agosto, quando i visitatori sono stati circa 223mila.
Durante l’estate, circa due terzi dei fruitori del parco sono arrivati da fuori Bologna e, di questi, quasi il 20% dall’estero. Tra luglio e agosto, 2mila bambini hanno frequentato i campi estivi della Fabbrica Italiana contadina e si è sviluppato anche il turismo accessibile: oltre ai moltissimi visitatori individuali, circa 700 persone hanno partecipato in gruppo a esperienze e itinerari rivolti a disabili o a chi ha esigenze speciali.
Complessivamente, nei primi 9 mesi, Fico ha dato vita a mille eventi culturali e di intrattenimento, legati ogni mese ad uno dei mestieri della nostra tradizione, come il mugnaio, il contadino, il pizzaiolo.
 
Sinergicamente alle attività del parco, sono proseguite le iniziative della Fondazione Fico, diventata un riferimento per il sistema dell’agroalimentare italiano con oltre 200 eventi promossi nei primi nove mesi, partecipati da oltre 30mila cittadini e operatori nel segno della promozione della conoscenza del cibo in rapporto a salute, ambiente, paesaggio, sostenibilità e futuro, così come della formazione a vari livelli. 
“Stiamo lavorando perché la Fabbrica Italiana Contadina si affermi come un luogo sempre più aperto e adatto ai bambini, e come destinazione turistica per gli italiani ma anche per i visitatori stranieri, che stanno crescendo – sottolinea l’amministratore delegato della società di gestione Eatalyworld, Tiziana Primori -. Ora puntiamo a migliorare ancora la conoscenza, l’attrattività e l’offerta di Fico, con nuove proposte di accoglienza, tour e corsi in grado di far emergere ancora meglio le fabbriche, le aree all’aperto e gli animali”.
“La mission del parco del cibo più vasto al mondo, ideato per restituire valore a ciò che mangiamo partendo dalla produzione per arrivare al consumo, si sta rapidamente diffondendo a livello internazionale – conferma Andrea Segrè, presidente della Fondazione Fico per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità -. Ne è stata prova l’attenzione, nel periodo estivo, per i festeggiamenti artusiani ai quali ho preso parte in Canada con collegamenti in presa diretta. Il cibo italiano, nel contesto della Dieta Mediterranea, non è più solo un elemento attrattivo in tavola, ma è soprattutto il riferimento per l’ottimale stile di alimentazione e, quindi, di vita”.
 

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