Alleanza strategica tra Baule Volante e Fior di Loto nel biologico
Alleanza strategica tra due marchi attivi nel settore del biologico, Baule Volante e Fior di Loto, che porterà alla costituzione di una nuova società la cui mission sarà quella di offrire servizi commerciali efficienti in grado di incrementare ulteriormente la presenza e la vicinanza ai negozi specializzati. La fusione permetterà lo sviluppo di prodotti e di materie prime di qualità a partire da un potenziamento del reparto di Ricerca e Sviluppo che si assocerà a un controllo sinergico dell’intera filiera e a una costante tutela del territorio, reso possibile dalla virtuosa condivisione di valori tra le due realtà. Questi aspetti consentiranno inoltre alle due storiche aziende di conquistare nuove opportunità commerciali e accrescere ulteriormente la quota di mercato.
Baule Volante, nata nel 1987 a Bologna, vanta un assortimento di 5.600 prodotti biologici, di cui più di 500 a proprio marchio. Fior di Loto, nata a Torino nel 1972, è attualmente presente in circa 5.500 negozi specializzati in alimentazione biologica, erboristerie, farmacie e parafarmacie con oltre 2.000 referenze (di cui più di 800 a proprio marchio) che spaziano dai prodotti biologici di base, a quelli specifici per le intolleranze alimentari, alla macrobiotica, fino all’ecobiocosmesi.
Le due aziende hanno chiuso il 2016 rispettivamente con 43 e 25 milioni di euro di fatturato e l’operazione porterà alla creazione di un nuovo player da quasi 70 milioni e un Ebitda pari a circa l’8-10%.
Il team dell’investment bank Oaklins Arietti, guidato da Davide Milano, ha assistito in qualità di advisor le due aziende nel corso dell’operazione, mentre lo Studio Pavesio e Associati, sotto la guida di Carlo Peyron, ne ha curato gli aspetti legali.
L’intero sistema dell’alimentare biologico è in crescita: nel 2016 il mercato biologico interno nel suo complesso ha totalizzato 3.094 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al 2014. Le ultime stime relative alle vendite in Gdo diffuse dall’aggiornamento Nielsen evidenziano un +16% (nell’anno terminante giugno 2017) e una quota del bio di oltre il 3% sul totale delle vendite alimentari (5 volte in più rispetto al 2000). Analizzando il peso per canale, anche le performance dei negozi specializzati registrano buoni risultati: nel 2016 hanno rappresentato il 29% del mercato interno totale del bio, con una crescita del 3,5% rispetto al 2015 (fonte: Nomisma su dati Nielsen – Assobio).