Il gelato di design cerca il private equity
All’inizio era una piccola gelateria a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Ben presto è diventato un marchio protagonista di eventi, dalle feste private alla Fashion week di Milano. Oggi è pronto a un ulteriore sviluppo nei mercati esteri, in particolare in Asia dove c’è “fame” di made in Italy.
Stiamo parlando di Glacé, brand di gelato artigianale di design firmato da Ilaria Forlani (nella foto), imprenditrice bresciana classe 1986, che dopo diversi corsi di pasticceria (tra i suoi maestri c’è anche Ernst Knam) nel 2010 ha investito 1 milione di euro per lanciare la sua scommessa: proporre creazioni innovative a base di gelato capaci di soddisfare i desideri e le esigenze dei più diversi clienti.
Grazie all’aiuto di Enrico Celiberti, creativo del marketing focalizzato su brand management, il marchio Glacé si è sviluppato in fretta (il fatturato annuo è di circa 250mila euro e le previsioni sono di una crescita importante) e adesso si prepara a fare il grande salto fuori dai confini nazionali.
Ma per riuscirci – spiega a foodcommunity.it Forlani – «cerca il supporto di fondi di private equity e di investitori esperti in ambito retail, la cui liquidità servirebbe a coprire ulteriormente il mercato italiano, ma soprattutto a lanciare il brand in quei Paesi dove il made in Italy di design è molto apprezzato, dagli Emirati arabi al Giappone e la Cina».
Non è un segreto, infatti, che oggi l’Asia sia una delle mete privilegiate per gli investimenti del settore food di alto livello. L’obiettivo è di aprire negozi sia diretti (con la consulenza e la formazione del personale da parte della stessa Forlani) sia in franchising, gestiti da partner locali ai quali spetterebbero royalty sul fatturato, e di entrare con appositi corner nei grandi shopping mall dove passano ogni giorno tantissimi potenziali clienti.
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