Intrecci, la scuola di alta formazione di sala delle cugine Cotarella
Negli ultimi anni la ristorazione italiana ha vissuto una notevole crescita mediatica per quanto riguarda gli chef, diventati ormai vere e proprie star a cui si ispirano i giovani che vogliono entrare nelle scuole alberghiere. Ma allo stesso tempo si è venuta a creare la cosiddetta emergenza-sala, perché sempre meno ragazzi si iscrivono ai corsi per il personale di sala.
Per rispondere a questa emergenza è nata Intrecci, la nuova scuola di alta formazione di sala voluta dalle cugine Dominga, Marta ed Enrica Cotarella (nella foto), oggi alla guida della cantina di famiglia Falesco (e della nuova realtà Famiglia Cotarella), fondata da Riccardo e Renzo, a Castiglione in Teverina (Viterbo).
La scuola si propone di “formare personale qualificato per l’accoglienza e il servizio nella ristorazione e nell’ospitalità alberghiera secondo lo stile italiano”. Alla didattica in aula si affianca la pratica e l’avviamento professionale, con stage in diverse strutture in Italia e all’estero.
“Il progetto di Intrecci nasce con l’intento di formare delle nuove figure professionali in grado di rivoluzionare il mondo della ristorazione portando in vita una sala dove la classe, il calore e il carattere rappresentano dei pilastri fondamentali”, si legge sul sito della scuola.
Gli iscritti di Intrecci si troveranno a studiare scienze degli alimenti, principi di economia, enologia e sicurezza sul lavoro, ma impareranno anche a confrontarsi con i coach di public speaking, con lezioni di marketing e comunicazione e con corsi di inglese e francese. È inoltre prevista un’attenzione speciale all’orientamento e all’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro.
Nella struttura che un tempo ospitava l’oleificio di Castiglione in Teverina, di fronte all’odierno Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari (Muvis), l’organizzazione è quella di un campus anglosassone, con spazi per la formazione e per l’alloggio degli allievi, camerate, mensa, foresteria, aree ricreative e di studio con attrezzature didattiche digitali e tradizionali.
L’inizio dei corsi è previsto per gennaio 2018 e sono previsti 20 allievi per ogni edizione. La retta, per il corso di un anno, è di 8mila euro, incluso vitto e alloggio, con diverse opzioni a scalare, e la possibilità di usufruire di borse di studio.