2 miliardi di euro per l’agricoltura (il doppio dello scorso anno)
2 miliardi di euro per l’agricoltura (il doppio dello scorso anno) ma secondo il presidente di Origin Italia (che rappresenta tutti i consorzi DOP e IGP) Cesare Baldrighi:”serve un progetto di politica nazionale per sostenere il “progetto ripartenza” del cibo italiano di qualità”. Il settore conta 200mila operatori con un fatturato di 17 miliardi di euro. E continua: “Nell’attuale Legge di Bilancio mancano sia il riconoscimento del ruolo e sia le risorse economiche di sostegno a un sistema che è capofila dell’export agroalimentare italiano di qualità con circa 10 miliardi di euro, pari al 20% dell’export agroalimentare che vale, nel complesso, 50 miliardi di euro“.
“Apprezziamo l’ordine del giorno presentato, che impegna il Governo a porre in essere un apposto provvedimento normativo volto ad incrementare le risorse per rafforzare la promozione, la valorizzazione e l’informazione dei prodotti agroalimentari italiani Dop e Igp e il potenziamento dei consorzi di tutela – prosegue ancora Baldrighi – Confidiamo, inoltre, che anche altri parlamentari di tutte le forze politiche condividano e sostengano questo bisogno per realizzare insieme anche al Governo un vero “progetto ripartenza”. Alle organizzazioni della filiera agroalimentare chiediamo di non sottovalutare queste criticità: dal sistema dell’etichettatura, il cosiddetto Nutriscore, al tema della tutela delle Ig (per esempio i casi Prosek e aceto sloveno). Tutti campanelli di allarme che ci devono vedere quanto mai uniti, pena la deflagrazione, in un effetto domino assai pericoloso, per tutto l’agroalimentare italiano”.
Risponde il ministro Stefano Patuanelli, Politiche Agricole: “Abbiamo insistito in particolar modo sulla gestione del rischio e sulla garanzia del reddito ai produttori perché crediamo che le politiche di sostegno all’agroalimentare debbano spostarsi sempre più in questa direzione, insieme a una serie di importanti misure destinate alle filiere, che rappresentano un settore determinante per il nostro Paese, in termini produttivi ed economici, ma anche in termini di tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio, in un’ottica sempre più rivolta al processo di transizione ecologica, ambientale e sociale”.
E conclude con una promessa a favore del settore dell’accoglienza: verrà incentivato l’ingresso di giovani diplomati nei servizi enogastronomici e alberghieri. Centrali anche le politiche di filiera, con il rifinanziamento del fondo per la competitività delle filiere e dei Distretti del Cibo, e il rafforzamento di alcune filiere tra cui quella delle carni bianche, dell’apistica, delle piante officinali, della frutta in guscio e della birra, grazie al taglio delle accise. Vengono inoltre stanziati importanti fondi per proseguire l’attuazione della Strategia nazionale forestale e inserito inoltre un importante capitolo destinato ai produttori di vino Dop e Igp e biologico per incentivare l’uso dell’innovazione in agricoltura.