Vino: l’export cresce del 4% trainato dagli spumanti, ma il mercato rallenta

L’export del vino italiano cresce del 4% trainato dagli spumanti, ma il mercato del nostro Paese perde terreno rispetto alla Francia e alla Spagna che segnano un balzo dell’8%.

Nei primi cinque mesi dell’anno, le importazioni dei Paesi consumatori Top 10 (che valgono il 70% dell’import mondiale di vino a valore) sono cresciute in media del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2015 per un totale di 7,3 miliardi di euro.

Stati Uniti e Giappone crescono di oltre il 4%, mentre arretrano Germania e Regno Unito, entrambi -6%. Le sorprese sono la Russia (che dopo due anni di flessione dell’import cresce del 9%) e la Cina che a metà anno ha importato vino per circa 1,1 miliardi, +28,1%.

Per Antonio Rallo (nella foto) presidente di Unione italiana vini «un rallentamento, dopo anni di corsa, ci sta. In questa fase i vini fermi crescono a macchia di leopardo mentre rimangono trainanti gli spumanti. Il dinamismo del Prosecco è comunque un fatto rilevante perchè richiama il Made in Italy».

Quanto all’Italia, dopo un finale del 2015 positivo, ora i consumi, sia nell’Horeca che nella Gdo, si sono raffreddati. «Non so come chiuderà il 2016 – conclude Rallo al Sole24Ore – ma il primo semestre e luglio non sono stati brillanti».

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