VéGé chiude il 2017 con 6,2 milioni di fatturato, confermato il Presidente Mastromartino
L’Assemblea dei soci di Gruppo VéGé ha approvato il bilancio di esercizio 2017, in crescita per il quarto anno consecutivo. Il gruppo italiano della distribuzione ha chiuso con un fatturato di 6,2 milioni di euro facendo segnare un incremento del 6,9%.
Nel nuovo Consiglio di amministrazione, Nicola Mastromartino (nella foto) è confermato Presidente e diventa Amministratore delegato Giorgio Santambrogio. Giuseppe Maiello affianca Valter Mion come Vice Presidente. Entrano a far parte del consiglio, Giovanni Arena – in rappresentanza della F.lli Arena Spa – e Claudio Messina – in rappresentanza della Multicedi Srl – che si aggiungono ai già consiglieri Antonino Capone, Camilla Caramico, Michel Elias, Attilio Gambardella, Andrea Tosano.
Secondo i dati Gnlc Nielsen di febbraio, la crescita di VéGé è visibile anche nella quota di mercato detenuta dal Gruppo, che ha raggiunto nel 2017 il 4,2% a livello nazionale. I numeri registrati sono il frutto di un piano strategico che ha portato la rete vendita ad una crescita a doppia cifra di oltre il 28%, con oltre 3 mila punti vendita e un superficie commerciale complessiva che supera un milione di metri quadrati, come si legge in una nota.
Gruppo VéGé, a inizio 2018, ha concluso un accordo di respiro internazionale con l’iberico Grupo Ifa, per la creazione di un polo retail in Sud Europa che mette a disposizione una superficie commerciale di vendita da 5,6 milioni di metri quadri, distribuita su quasi 9.500 punti di vendita in Spagna, Portogallo e Italia e un fatturato complessivo di oltre 23 miliardi di euro.
Il Gruppo stima di poter chiudere il 2018 con 6,5 milioni di euro di fatturato.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del 2017, che ci confermano essere l’organizzazione italiana della distribuzione moderna a maggiore tasso di crescita – commenta Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. Vogliamo essere il propulsore di un forte polo della distribuzione italiana ed europea, per poter recitare un ruolo da protagonisti anche in futuro, in un mercato sempre più complesso, in cui la parte digitale sarà fondamentale”.