Tutti i numeri del Panino Giusto

I nerd della Silicon Valley, che anche durante la pausa stanno davanti al computer, avranno presto un nuovo pranzo di qualità tutto italiano. A Cupertino, dove c’è l’headquarter di Apple, entro settembre sbarcherà Panino Giusto con una sede di 140 metri quadrati destinata ad accogliere la clientela giovane e frettolosa delle aziende hi-tech. L’apertura si inserisce nell’ambizioso progetto espansivo dell’impresa nata con un piccolo negozio a Milano nel 1979, che ora prevede di lanciare nuovi locali a Roma, Londra e Hong Kong.

Oggi Panino Giusto ha 350 addetti e 26 punti vendita (20 in Italia, due a Tokyo, uno a Hong Kong, uno a Yokohama, uno nella city di Londra e quello di Cupertino) e conta di aprirne altri nel 2016. L’azienda nel 2015 ha fatturato 31,5 milioni di euro: il 65% da locali a gestione diretta e il 35% da quelli affiliati.

La prospettiva dichiarata per il quinquennio 2016-2020 è quella di replicare a Londra il modello di Milano (dove Panino Giusto è presente con 13 locali nei quartieri principali), di consolidare i mercati in Italia e Asia con nuove aperture, di entrare nel mercato statunitense e di valutare operazioni in Germania e Medio Oriente.

La valorizzazione a livello globale del panino come icona dell’eccellenza alimentare del Made in Italy è il cardine della filosofia di Antonio Civita, amministratore delegato dal 2010, che insieme alla moglie e socia Elena Riva(entrambi nella foto) ha rilanciato l’impresa negli ultimi anni puntando su una forte riorganizzazione manageriale interna.

Dopo aver gestito in affiliazione 15 locali nell’arco di sei anni, Civita e Riva hanno rilevato l’intera impresa, portandola a fine 2015 all’ingresso nel network Elite di Borsa italiana.

Una delle leve strategiche di Panino Giusto è il capitale umano: per questo nel 2011 Civita ha creato a Milano l’Accademia del Panino Italiano, che punta sul recruiting e sulla formazione di tutti i dipendenti. Gli apprendisti provengono da istituti alberghieri e coi più promettenti si stabilisce un percorso di carriera attraverso corsi ad hoc, dall’inglese all’analisi sensoriale.

Nella sede visitata da MAG ci sono sale espositive, aule per seminari e convegni tenuti dagli store manager, una cucina-laboratorio a vista e persino una biblioteca curata dal professor Alberto Capatti, storico della gastronomia italiana. Inoltre, attraverso un’apposita piattaforma di e-learning nata nel 2016, ogni addetto (anche quelli stranieri) ha un profilo su cui vengono registrati i risultati dei test sostenuti dopo una fase di studio personalizzata.

Panino Giusto ha anche stretto un accordo con l’Università Liuc di Castellanza che ha consentito di istituire, nell’ambito della facoltà di economia e management, il corso di laurea magistrale “Made in Italy, entrepreneurship e management” per creare professionisti nell’ambito della ristorazione fast casual, destinati a diventare i futuri store manger dell’azienda.

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