Parma, nasce l’università internazionale del food
Parma, da poco riconosciuta capitale creativa Unesco della gastronomia, sarà la sede dell’università internazionale del food. L’iniziativa prenderà vita grazie al sostegno economico dei tre big industriali cittadini: Barilla (alimentare), Chiesi (farmaceutica) e Dallara (motori), supportati dalla Fondazione CariParma.
Attraverso l’organizzazione di quattro laboratori tematici (cibo, cultura, turismo e formazione/innovazione) partiranno le prime proposte realizzabili di sviluppo economico e sociale della città. L’obiettivo è fare dell’Università di Parma l’hub mondiale della formazione sul food.
La partenza del progetto, che ha incassato la partecipazione di 45 aziende e 150 firme di adesione, è programmata dal 13 giugno con il primo laboratorio sul food all’Accademia Barilla. «Nei mesi scorsi abbiamo raccolto le adesioni informali di oltre 400 cittadini pronti a diventare parte attiva dei progetti – ha detto Chiesi – ora si tratta di cominciare a dar forma alle idee e selezionare proposte condivise e realizzabili. I finanziamenti si trovano, il problema è partire».
Il Sole24Ore sottolinea che Parma, già sede di Efsa (l’agenzia europea per la sicurezza alimentare) e della scuola di cucina internazionale Alma (rettore Gualtiero Marchesi) ha un’identità alimentare che vale oltre 8 miliardi di euro con eccellenze globali come le Dop del prosciutto, del parmigiano, del culatello e la stessa Barilla.
Ora l’ambizione è quella di creare un dipartimento Agroalimentare dentro l’ateneo cittadino per farlo diventare un punto di riferimento mondiale e uno strumento di sviluppo sinergico nel territorio.