Puglia, Tenuta Liliana e la wine sharing economy

 La società salentina lancia una partecipazione per partner e azionisti con l’obiettivo di attrarre investimenti sul progetto ma anche sul territorio.

Oggi sono 8,5 gli ettari vitati, ma a regime, tra un paio di anni, saliranno a 14, con l’obiettivo di raggiungere le 80mila bottiglie l’anno.

La cantina sarà all’interno di una ex cava di tufo, svuotata e recuperata, racconta Intiglietta a Il Sole 24Ore. Perché soprattutto questo è il senso del progetto: rigenerare e trasformare la terra per creare opportunità di sviluppo e occupazione.

L’imprenditore mette l’accento sulla depauperazione ambientale, produttiva e umana e propone questa esperienza come metodo per tenere assieme la rigenerazione agraria con lo sviluppo del turismo.

La sfida per la ripresa economica di queste aree del Paese, anche nell’ottica del Next Generation Ue, “è incentivare chi investe nel patrimonio agrario e agrituristico e disincentivare viceversa chi vive di rendita – aggiunge Intiglietta –. Bisognerebbe inoltre favorire operazioni di acquisizioni e aggregazioni per superare l’eccessiva parcellizzazione dei terreni e costruire massa critica”.

Questo, sostiene l’imprenditore, consentirebbe la creazione di una produzione agricola e di un turismo connesso all’agricoltura capaci di attrarre investimenti. Il suo progetto nasce per fare quattro differenti tipologie di vino, di altissima qualità, con distribuzione internazionale.

Proprio sul fronte della distribuzione si gioca la prossima novità: la nascita di una «Wine Share Company», un modello innovativo in cui i partner saranno non solo rivenditori, ma soci che parteciperanno da protagonisti al progetto.

“Ho fatto un aumento di capitale e nei prossimi giorni lancerò una partecipazione per almeno 40-50 investitori, nazionali e internazionali”, dice l’imprenditore.

C’è anche un aspetto di marketing territoriale in tutto questo. I soci saranno invitati in Salento, per fargli conoscere questa terra e attrarre ulteriori investimenti.

Questa avventura, a regime, investirà 5-6 milioni di euro di investimenti e una decina di milioni in dieci anni.

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