Vino e distillati: Rinaldi cambia nome e punta ai 20 milioni

Rinaldi 1957” è la nuova ragione sociale di “Fratelli Rinaldi Importatori”, società di sviluppo di brand e di distribuzione specializzata nel canale on trade, con oltre 9mila clienti e 61 anni di storia.

Nel 1983, “Fratelli Rinaldi Importatori” entra a far parte del Gruppo Buton. Dieci anni dopo, a seguito della decisione della famiglia Sassoli di cedere il Gruppo Buton agli inglesi della IDV-Grand Metropolitan, un componente della famiglia, Giuseppe Tamburi, decide di acquistare la Fratelli Rinaldi Importatori. Oggi la società bolognese è guidata dallo stesso Tamburi con: Marcello de Vito Piscicelli, Valerio Alzani, Gabriele Rondani (nella foto) e Luca Gasparella. Dal 1993 ad oggi, il fatturato della società è quintuplicato e per il 2019 punta ai 20 milioni di euro.

Il portafoglio di Rinaldi 1957 si è arricchito negli anni con categorie quali liquori e spirit – ad esempio i rum Don PapaTrois RivièresCentenario; il Brandy spagnolo “di lusso” Cardenal Mendoza, Porto Taylor’s, Cognac Hine, Armagnac Janneau, Calvados Boulard, Whisky Teeling, Glenfarclas, Douglas LaingKamiki, Kura Kirin Fuji Sonroku, Vodka Imperial Gold (la più venduta in Russia nel segmento premium),  Batida de coco Mangaroca – e con una parte consistente riferibile alla categoria vino (circa il 40% del fatturato) tra cui lo Champagne Jacquart, gli Spumanti Franciacorta La Montina e il Prosecco Valdobbiadene e DOC “Serre di Pederiva”.

Rinaldi 1957 ha una rete commerciale di circa 160 rappresentanti in tutti i comuni d’Italia e una nutrita compagine interna che gestisce circa 200 ordini al giorno. L’azienda collabora con la società Effeci di Parma, che si occupa da oltre 20 anni di servizi commerciali e logistici nel canale gdo del beverage alcolico soprattutto di vini e spumanti di pregio, mantenendo relazioni dirette con i cash & carry e con molti player della distribuzione moderna.

 

 

 

Leave a Reply

SHARE