Rock, motori, web: così il vino punta sui Millennials

Il mercato del vino, in Italia e all’estero, è sempre più rivolto al mondo dei Millennials (nati tra il 1980 e il 2000). Lo dimostrano alcuni eventi estivi, a cominciare dal Festival agrirock “Collisioni” che si svolge dal 14 al 18 luglio a Barolo.

Il maxi-festival di Langa, giunto all’ottava edizione, vede protagoniste star della musica amate dai giovani (da Mika a Elton John, dai Negramaro ai Modà), ospiti internazionali, scrittori, registi e personaggi del mondo dello spettacolo. Tutto nell’ambito di appuntamenti food & wine.

Quella del rock e vino è una formula innovativa e trasversale, capace di raggiungere un pubblico vasto che comprende la fascia dei consumatori più giovani.

Un altro segnale di questa tendenza arriva dall’unione tra vino e motori: da luglio a settembre i terreni che circondano lo storico Castello di Nipozzano, una delle tenute più prestigiose della cantina toscana Marchesi de Frescobaldi, ospita il “Dre Enduro”, il corso di guida “off-road” della Ducati. La tenuta nel Chianti Rufina è stata anche visitata dal pilota Casey Stoner, due volte campione del mondo di MotoGp e idolo dei giovani appassionati.

Intanto il vino italiano comincia ad aprirsi con più coraggio al mondo dell’e-commerce, altro strumento utilizzato soprattutto dai giovani. Il Gruppo italiano vini (Giv) ha da poco lanciato www.vinicum.com, il nuovo sito di vendita online che offre una selezione di vini provenienti da 15 cantine di proprietà in 11 Regioni.

Dagli Stati Uniti arriva invece una notizia che potrebbe cambiare il modo in cui si beve vino: da giugno 2015 a giugno 2016 le vendite di vino in lattina negli Usa sono cresciute del 125,2% (dati Nielsen) raggiungendo un valore di 6,4 milioni di dollari. Per capire l’entità del fenomeno, basti pensare che la stessa industria nel 2012 non arrivava nemmeno a 2 milioni complessivi di fatturato.

Come riporta Business Insider, il successo del vino in lattina è dettato dai Millennials, i quali preferiscono la praticità e la facilità di consumo rispetto al vino in bottiglia, che trasmette loro un’immagine di vecchio.

Secondo Forbes, negli Stati Uniti gli attuali ventenni e trentenni sono responsabili del 42% dei consumi totali, arrivando a rappresentare la fascia di età più appassionata per quanto riguarda il vino.

Inoltre i Millennials risultano più disposti a bere durante tutti i pasti e in diversi orari, anche davanti alla televisione, e consumano quasi il 30% in più di bicchieri di vino rispetto alla generazione precedente.

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