Riso Gallo, l’ad Carlo Preve punta al mercato cinese

Rinnovamento e continuità sono i due “ingredienti” per i 160 anni di Riso Gallo. Ai vertici dell’azienda arriva la sesta generazione della famiglia Preve: il papà Mario lascia il timone ai quattro figli e l’amministratore delegato è Carlo Preve (il maggiore dei fratelli, nella foto).

La strategia del gruppo nato nel 1856 prevede lo sviluppo dell’internazionalizzazione: «Siamo presenti in Europa e negli Stati Uniti – ha spiegato Preve – e puntiamo al grande mercato cinese. Attualmente esportiamo soltanto risotti pronti ma le autorità italiane stanno negoziando con Pechino lo sblocco delle importazioni».

«In Italia è arrivata una delegazione di tecnici cinesi per i sopralluoghi nelle imprese – ha aggiunto Preve – siamo a buon punto e presto ci sarà lo sblocco».

In un’intervista a La Stampa, Preve ha escluso future acquisizioni e la quotazione in Borsa: «Vogliamo crescere organicamente, attraverso lo sviluppo dei prodotti e ampliando la rete commerciale».

Riso Gallo ha una quota di mercato in Italia pari al 22% e nel 2015 ha realizzato un fatturato di 108 milioni, un Ebitda di 3,6 milioni e un utile di 376mila euro.

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