Ricette e diritto d’autore. Come funziona?
*a cena con diritto
Cooking show televisivi condotti da chef professionisti e non, profili social, contenuti e rubriche dedicate alla ristorazione in continua ascesa hanno evidenziato la necessità di proteggere, sotto il profilo del diritto d’autore, le ricette e gli impiattamenti presentati pubblicamente. Qual è oggi lo stato dell’arte?
La ricetta, come sappiamo, consiste nella combinazione di ingredienti diretta ad ottenere, secondo specifiche indicazioni, un prodotto finale, ossia un piatto o una bevanda.
Ciò detto oggetto di tutela dal punto di vista del diritto d’autore, che trova la propria disciplina, nella legge 633 del 1941- che tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, in qualsivoglia modalità di espressione, così come per le opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico- non è la ricetta in sé, intesa come elenco di ingredienti già conosciuti, ma la sua espressività, ossia la modalità con cui viene raccontata e divulgata se idonee a renderla originale.
In altre parole, pur mancanza di una disciplina dedicata, si ritengono tutelabili in base alla legge sul diritto d’autore, che pur esplicitamente non le menziona, le ricette che presentano caratteri di originalità quali elementi distintivi nella preparazione, nella modalità di divulgazione, e siano espressione della sensibilità artistica e originalità dell’autore.
Questo rende la ricetta un’opera creativa tutelabile sul piano autorale sin dalla sua origine.
Ci sono precedenti in materia?
Nota è la vicenda risalente al 2015 del Maestro Gualtiero Marchesi che, a tutela dal tentativo di imitazione del piatto “Riso, Oro e Zafferano”vinse la vertenza nei confronti di un ex allievo davanti alla Camera di Consiglio di Milano, che ne ha riconosciuto il valore come opera del design (ai sensi dell’art. 2 lettera 10 della legge sul diritto d’autore) per la sua creatività e valore artistico. Si tratta del primo piatto oggi tutelato dal diritto d’autore dalla Fondazione Marchesi.
Sul tema della tutelabilità autorale della ricetta quale opera creativa ci sono precedenti giurisprudenziali specifici?
Significativa in tal senso la sentenza del Tribunale di Milano n. 9763 del 10/07/2013 che era chiamato a stabilire se una ricetta potesse o meno rappresentare un’opera creativa.
Secondo il Tribunale ad essere tutelabile in base alla legge sul diritto d’autore non è la ricetta in sé e per sé in quanto l’idea di un piatto non è originale in quanto tale.
Ad essere protetta è la creativa espressione formale e letteraria della ricetta sia, e soprattutto, l’aspetto estetico della stessa una volta realizzata, purché l’impiattamento dimostri il contributo creativo dell’autore.
Tuttavia, la sentenza del Tribunale di Milano non ha risolto in via definitiva la questione.
Al contrario sembra escludere dall’applicazione della legge sul diritto d’autore le ricette che non hanno valore espressivo, originale e creativo.
La ricetta è brevettabile?
In alternativa o in aggiunta alla tutela autoralela ricetta può essere tutelata anche dal punto di vista del brevetto per invenzione in base al D. Lgs 30/2005 purché possieda gli essenziali requisiti della novità, ossia non deve essere uguale ad altre già esistenti, industrialità ed attività inventiva, es. nuovi metodi di cottura, di lievitazione….) o il deposito del nome di un piatto.
Va precisato, tuttavia, che il brevetto può essere utilizzato per prodotti riproducibili industrialmente “in serie” (art. 45 d.lgs. n. 30 del 10/02/2005) non, ad esempio, per creazioni di carattere artigianale.
L’impiattamento è tutelabile?
Al pari della ricetta anche l’impiattamento, ossia la presentazione estetica di un piatto, è meritevole di tutela dal punto di vista autorale purché abbia valore creativo, originale e artistico, brevettuale, ad esempio, attraverso la registrazione del marchio (nome di un piatto originale) o dell’immagine del prodotto.
In conclusione?
La ricerca della materia prima, lo studio del suo utilizzo e abbinamento con altri ingredienti, le modalità di esecuzione e la presentazione di un piatto rappresentano sempre più espressione di originalità e creatività artistica in sé e dell’autore e come tali richiedono specifica protezione rispetto all’eventualità di possibili riproduzioni, modificazioni, deformazioni.
*di alessandro klun