Qualità, contraffazioni e sostenibilità: le sfide del food
Come proteggere la qualità dei prodotti alimentari e i consumatori dalle contraffazioni e dalle pubblicità ingannevoli? Si è parlato di questo e di molto altro alla 4th Mediterranean Conference a Palazzo Montecitorio a Roma (a cui era presente Foodcommunity.it) dal titolo “Sustainable agriculture and food security in the Mediterranean region”, organizzata dall’International Bar Association.
Rappresentanti di grandi aziende del settore food&beverage e di autorità di regolamentazione internazionali si sono incontrati per discutere delle problematiche legate alla protezione dei marchi, dai brevetti alle etichette fino alle differenti leggi applicate nei Paesi europei.
Daniele Guarnieri, head of legal affairs di Ferrero, ha illustrato il sistema di tracciabilità dell’azienda lungo la catena di produzione e distribuzione per garantire qualità e sostenibilità, con attenzione anche a questioni sociali come la lotta al lavoro minorile.
Giuseppe Lavazza, vice-presidente dell’azienda torinese, ha esortato una maggiore collaborazione tra le autorità europee per proteggere la qualità dei prodotti spiegando come l’Italia sia l’unico Paese che limita l’arrivo di caffè di bassa qualità dall’estero.
Oltre ai sistemi di protezione per indicazioni geografiche come Doc e Igp, i consumatori e i produttori possono essere protetti anche attraverso altri strumenti per capire cosa c’è ‘dietro’ al cibo. In questo senso Lamberto Vallarino Gancia, presidente onorario del Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev) ha illustrato l’applicazione “Buy Secure” che permette di avere informazioni sul prodotto che si sta comprando e di monitorare la catena di distrubuzione.
In Italia esiste inoltre l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che fa parte del ministero delle Politiche agricole ed effettua in media 36 mila controlli l’anno.
Il capo dipartimento Stefano Vaccari ha sottolineato come quello dell’agroalimentare sia il primo settore italiano per l’export e oggi l’ambito dell’e-commerce sia allo stesso tempo strategico e pericoloso. La collaborazione con colossi come Alibaba, eBay e Amazon è necessaria per Vaccari, ma online è difficile identificare le frodi e le contraffazioni perché non vengono lette le etichette di certi prodotti che evocano i nomi e le immagini dei Doc e Igp italiani ma poi non lo sono.
Nel corso della conferenza si è parlato anche dei modelli di sviluppo sostenibile delle grandi aziende familiari del settore food. Marco Ferrari, ceo di Montenegro, ha illustrato le acquisizioni del gruppo nel corso degli anni e ha parlato dei vantaggi del family business, che facilita decisioni più veloci e dà un volto alla company.
Marco Gualtieri, fondatore di Seeds&Chips, ha invece puntato l’attenzione sulle novità tecnologiche legate al cibo, dall’agricoltura alla tavola. I cambiamenti climatici e la crescita della popolazione mondiale, ha spiegato, rappresentano grandi sfide che ci spingono a produrre cibo in modo più sostenibile. Riduzione dei consumi, minor uso di pesticidi e minore sfruttamento del territorio sono possibili grazie alle nuove tecnologie, che vanno sfruttate al meglio per garantire davvero la sostenibilità.