Prosciutto di Carpegna, una Dop in crescita

*di letizia ceriani

Nelle Marche, sulle storiche colline del Montefeltro, e più precisamente nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, nasce nel 2015 la sede del Consorzio del Prosciutto di Carpegna con lo scopo di tutelare un patrimonio gastronomico che affonda le sue radici nel lontano 1400. Dal 2016 lo stabilimento viene acquisito dai Fratelli Beretta diventando la sua eccellenza numero 19. Con 11 Dop (Denominazione di Origine Protetta) e 8 Igp (Indicazione Geografia Protetta), il Gruppo è uno dei più attenti depositari e promotori della qualità e della tradizione italiane nel mondo.

L’appartenenza territoriale del prosciutto di Carpegna può dirsi contesa tra tre regioni: infatti, la razza suina da cui si ricava – ovvero il “pesante padano” o “suino pesante” -, viene allevata in una terra di mezzo Emilia-Romagna, Marche e Toscana. La particolarità dell’eccellenza di Carpegna deriva dalla salatura (la tradizione vuole il sale di Cervia) e dalla stuccatura (un misto di strutto, farina di riso, aromi e spezie).
Nonostante il prodotto non abbia bisogno di presentazioni, è «l’attività del Consorzio degli ultimi anni ha permesso al Prosciutto di Carpegna di diventare ambassador di quelle eccellenze gastronomiche del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia», precisa il presidente Alberto Beretta.

Alberto Beretta, presidente del Consorzio del Prosciutto di Carpegna DOP

Nel 2021, il Prosciutto di Carpegna raggiunge un fatturato di 12 milioni di euro, registrando una crescita del 9% sull’anno precedente, e oltre 1,5 milioni di buste di affettato vendute.

Sotto la lente di MAG, l’originalità del prosciutto di Carpegna, raccontata dal presidente del Consorzio, Alberto Beretta.

Partiamo con una provocazione… Perché scegliere il Prosciutto di Carpegna?

Il Prosciutto di Carpegna Dop è un’eccellenza italiana che porta al nostro palato un sapore unico, inimitabile perché nasce in un territorio particolare, impossibile da replicare altrove: il prosciuttificio è incastonato sulle colline del Montefeltro, quel panorama marchigiano che accoglie l’aria asciutta e salmastra proveniente dall’Adriatico e un microclima estremamente puro, un contesto irripetibile che contribuisce alla straordinarietà di questo protagonista della salumeria italiana.

Quali sono i punti di forza?

La geografia è il punto focale che traccia anche l’iter produttivo. Da un insieme di diversi fattori – per altro salvaguardati e costantemente monitorati dal Consorzio del Prosciutto di Carpegna e da un disciplinare – possiamo offrire al consumatore un prosciutto Dop tutelato e garantito, dal gusto intenso e aromatico, una consistenza estremamente morbida, soffice e un profumo avvolgente.

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Letizia Ceriani

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