Princes, Coldiretti, Oxfam Italia e sindacati foggiani insieme per i pomodori made in Puglia

Princes Industrie Alimentari, Oxfam Italia, Coldiretti Foggia e le organizzazioni sindacali CGIL Flai, Fai CISL e UILA UIL hanno stretto una collaborazione per difendere e promuovere la filiera del pomodoro pugliese. Obiettivo comune: aumentare consapevolezza, diritti e uguaglianza contro lo sfruttamento sul lavoro.

La collaborazione prevede una serie di attività rivolte alle imprese agricole, alle cooperative partner di PIA e agli agricoltori che puntano a diffondere conoscenza e strumenti utili al fine di rendere migliori le condizioni di lavoro nei campi, aumentare la consapevolezza dei diritti dei lavoratori, incrementare la sostenibilità sociale, economica e ambientale del pomodoro pugliese e valorizzare il prodotto 100% made in Italy sui mercati esteri.

«Da anni Princes, con i suoi fornitori agricoli, investe per una filiera del pomodoro più etica e sostenibile, valutando positivamente l’opera di controllo e repressione delle pratiche scorrette e illegali. Abbiamo sempre evidenziato la carenza di formazione a favore di operatori agricoli e braccianti per individuare modelli positivi virtuosi e buone pratiche per un futuro più etico. E con questo obiettivo abbiamo trovato dei partner che hanno risposto con entusiasmo al nostro progetto. Si tratta di step necessari per far crescere il comparto del pomodoro italiano e rispondere, al contempo, alla crescente richiesta da parte dei consumatori di tutto il mondo di prodotti sempre più sostenibili», ha commentato Gianmarco Laviola (in foto), amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari.

Un recente rapporto Coldiretti-Censis ha messo in luce come non si tratti di una necessità solo etica, ma che sia anche un modo per rispondere in modo efficace alle richieste dei consumatori che oggi sono sempre più attenti alla provenienza del cibo Made in Italy che acquistano e ne verificano la tracciabilità. Il rapporto, infatti, rende evidente che 8 su italiani su 10 sono disposti ad aumentare la loro spesa per un cibo sostenibile e tracciato.

«È necessario investire sul futuro competitivo delle imprese agricole, percorrendo insieme al mondo della trasformazione, con associazioni come Princes, e ai lavoratori l’unica strada possibile della crescita, tenendo conto dello scenario europeo. Occorre rafforzare la catena della legalità in agricoltura, minacciata e indebolita dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all’industria fino alle campagne, dove i prodotti agricoli sono pagati sottocosto pochi centesimi. Una risposta concreta e tanto attesa è arrivata con l’approvazione della direttiva Ue contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare e commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari. Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricolei», ha concluso Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

FabioAdmin

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