Pescaria, dalla Puglia alle Alpi

*di letizia ceriani

Davanti a un calice di vino sulle coste pugliesi di Polignano, nasce l’intuizione del brand Pescaria. Siamo nel maggio del 2015 quando Bartolo L’Abbate – che ai tempi gestiva l’azienda di famiglia – e Domingo Iudice, Director dell’agenzia di marketing Brainpull, decidono di dare vita a un nuovo concept: un locale giovane e informale in cui assaporare del buon crudo di mare.

Nel giro di poco tempo il duo diventa trio e la cucina viene presa in mano dallo chef Lucio Mele, già proprietario del ristorante Sale Grosso a Bologna.
Pescaria propone fin da subito un nuovo modo di consumazione: un mordi e fuggi al bancone, smart, agile, ma di qualità. Il locale ha funzionato fin da subito e oggi quasi tutta Italia è firmata Pescaria.

Dopo l’inaugurazione a Padova lo scorso 21 aprile, il prossimo step è l’estero: sono in corso le trattative per definire la prima sfida a Vienna. Il fatturato atteso per questo 2022 è di 22 milioni, con una percentuale di delivery del 35%. Ad oggi, i dipendenti sono 270, ma entro un paio di mesi si prevede diventino 300. Qualità, inventiva, ma anche impegno e sostenibilità. Dal 2019 il brand è stato il primo fast food “plastic free” italiano e ha acquisito il certificato Friend To The Sea.

Rigorosamente dal Mar Mediterraneo, indiscusso protagonista rimane il pesce crudo, servito all’interno di una conchiglia di pane fragrante o in forma di tartare in fresche insalate. Colorano i piatti ingredienti dai mondi dei latticini, delle verdure e della frutta secca.

Bartolo L’abbate si racconta a MAG.

Pescaria parte da un’idea: il mare in un panino. Oggi sappiamo che è molto di più. Mi racconterebbe brevemente come nasce e come si evolve l’identità del brand dalla fondazione a oggi?

È da quando ho sei anni che bazzico tra i banchi di pesce. La mia famiglia possiede un’azienda che commercia prodotti ittici. L’intuizione di Pescaria ha iniziato a farsi spazio nel 2012, in occasione dell’evento “Mare-viglioso”. Della comunicazione si occupò Domingo Iudice, tutt’ora Director dell’agenzia Brainpull.

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FabioAdmin

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