Panino Giusto diventa B Corp, primo caso nella ristorazione

Panino Giusto si trasforma in società benefit con capitale 100% familiare perseguendo oltre al profit anche uno o più scopi sociali. La nuova visione è: “rendere il mondo più giusto attraverso un panino”.

Antonio Civita e Elena Riva (nella foto) acquisiscono il 100% di Panino Giusto. Dieci anni dopo averne assunto la guida, l’amministratore delegato e il presidente cambiano lo statuto in società benefit diventando la prima B Corp™ italiana del mondo ristorazione.

“Lo scorso anno abbiamo valutato opzioni di collaborazione con partner finanziari o industriali, ma abbiamo poi convenuto che la strada migliore per il nostro progetto fosse continuare a investirvi personalmente; abbiamo liquidato i soci di minoranza, che hanno dato continuità storica al progetto nei primi anni e, come primo atto del nostro nuovo assetto, ci siamo trasformati in società benefit, dando piena stabilità all’impresa e esprimendo i nostri valori che da oggi, diventando la prima B Corporation italiana della ristorazione, dichiariamo sempre più orientati alla cultura della sostenibilità e della responsabilità sociale”, ha commentato Civita.

“Rendere il mondo più giusto attraverso un panino è la nuova vision che abbiamo concretizzato entrando nel mondo B Corp™, un sistema globale di certificazione, misurabile e trasparente, per aziende che considerano il business come opportunità per creare una società più giusta e inclusiva. Il sistema B Corp™ è rigoroso, stimola suggerisce e monitora le imprese perché raggiungano i più alti standard di performance sociale e ambientale. Siamo orgogliosi di avere in breve tempo raggiunto e superato il punteggio che ci ha premesso di essere la prima B Corp™ Italiana della ristorazione, ed è solo un inizio”, ha dichiarato Riva.

Nel 2019 Panino Giusto ha registrato un giro d’affari di 35 milioni di euro con 33 ristoranti all’attivo.

Roberta Pontrelli, CFO Panino Giusto Italia e Impact manager del progetto B Corp™ ha spiegato: “Abbiamo raggiunto in meno di un anno il punteggio indispensabile alla certificazione (80) e lo abbiamo superato, siamo infatti oggi a 87,1 punti, ricavati da un assessment composto da quattro macro aree: governance, persone, community, ambiente.

“Ci ha aiutato avere già nel nostro DNA la vocazione B Corp™, dalla lotta allo spreco espressa dalla scelta di fare panini solo al momento, alle pratiche formative e inclusive per i lavoratori sottoccupati come i giovani migranti, fino al grande spazio occupato dalle donne in azienda (80% store manager)”, ha concluso Pontrelli.

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