Nutri-score: quali sono i sistemi più validi per etichettare gli elementi?
di alessandro klun*
Il Nutri-Score è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che nasce in Francia allo scopo di agevolare la lettura e la comprensione delle tabelle nutrizionali da parte dei consumatori. Tale sistema si basa su un algoritmo che assume come base di calcolo i dati relativi ai vari nutrienti presenti in 100 g (o ml) di prodotto, così come risultano nella dichiarazione nutrizionale.
Quest’ultima si riferisce al prodotto così come venduto e destinato al consumo, ovvero, se più utile al consumatore, come risulta a seguito di preparazioni cui è stato sottoposto, a condizione che le relative modalità siano sufficientemente indicate.
Ciò premesso vengono assunti come parametri: calorie (Kcal/KJ); quantitativo di acidi grassi saturi (g); quantitativo di zuccheri (g); quantitativo di proteine (g); quantitativo di sodio (mg); quantitativo di fibre (g); percentuale minima non inferiore alla soglia del 40% corrispondente al peso di frutta, verdura, legumi, noci e oli di colza/noci/olive.
Il punteggio per il Nutri-Score è determinato dal conteggio di: a) elementi sfavorevoli (punteggio S) rappresentati da calorie, zuccheri, sodio e acidi grassi saturi, che si sommano; a ciascuno di questi viene assegnato un punteggio da 0 a 10 in base al quantitativo presente in 100 g di alimento, fino a un massimo di 40 punti); b) elementi favorevoli (punteggio F) costituiti da proteine, fibre e frutta, verdura, legumi, noci ed oli di colza, noci e olive; a ognuno viene affidato un punteggio da 0 a 5, sempre in proporzione alla quantità presente in 100 g di alimento, fino a un massimo di 15 punti.
All’esito di tale operazione minore è il risultato finale e migliore sarà il Nutri-score. Il relativo punteggio viene visualizzato attraverso il ricorso a due scale tra loro connesse: la prima si basa su 5 gradi di colore, dal verde al rosso; la seconda è costituita da cinque lettere che vanno dalla A alla E. Più precisamente alla lettera A è associato il colore verde scuro e rappresenta i punteggi migliori; la scala via via degrada fino alla lettera E, contraddistinta dal colore rosso, per i valori più bassi.
Sull’algoritmo Nutri-score è recentemente intervenuta l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato cinque istruttorie, tuttora in corso, sull’utilizzo di tale sistema da parte delle società iGS, Carrefour Italia, Pescanova Italia, Valsoia, Regime Dukan S.a.s., Diet Lab S.a.s., Weetabix e di una società tedesca operante nella produzione di caramelle. Ulteriore istruttoria è stata avviata anche nei confronti dell’app francese Yuka nella misura in cui sulla base di tale sistema vengono formulati giudizi di salubrità sugli alimenti, offrendo alternative a quelli reputati di minore qualità.
In particolare costituisce motivo di preoccupazione per l’Autorità il fatto che «l’etichetta Nutri-Score, così come i punteggi e i giudizi forniti dall’app, in assenza di adeguate avvertenze, vengano erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, che prescindono dalle esigenze complessive di un individuo (dieta e stile di vita), dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato». Con la conseguenza che «il consumatore potrebbe essere indotto ad attribuire proprietà salutistiche ai prodotti con un giudizio positivo secondo l’etichetta NutriScore o la valutazione dell’app Yuka e, quindi, ad esaltare senza motivo i risultati per la salute che derivano dalla loro scelta».
Infine, in relazione all’app Yuka, sottolinea l’Autorità che «non è chiaro il criterio in base al quale sono ordinate e proposte le alternative al consumatore». Sullo sfondo va ricordato che il Nutri-Score rientra tra i sistemi in corso di valutazione da parte dell’Unione Europea che, nel contesto della strategia F2F (Farm to Fork), si prefigge quale obiettivo quello di adottare un’etichettatura nutrizionale obbligatoria uniforme per tutti i membri entro la fine del corrente anno.