Mondodelvino, il fatturato 2020 supera i 120 milioni
Il risultato positivo è frutto di un piano produttivo che valorizza la filiera e l’integrazione delle quattro tenute del gruppo. A questi si aggiungono il rapporto di partnership coi viticoltori, oltre a una strategia distributiva basata sulla multicanalità.
Mondodelvino chiude il 2020 con un giro d’affari da 120,5 milioni e un incremento dell’8,5%. Il gruppo accelera, così, il percorso di integrazione verticale tra vigneto e cantina, valorizzando le tenute e l’identità territoriale dei propri vini.
“L’esperienza Covid ci ha spronato ad accelerare nel percorso di valorizzazione della nostra verticalità vigneto-bottiglia, scelta che è stata premiata dai risultati del bilancio di questo anno difficile – dichiara Enrico Gobino (nella foto) direttore marketing del gruppo –. Un dato che conferma la nostra convinzione su quanto il valore identitario dei vini prodotti dalle tenute […] rappresenti una leva strategica di marketing vincente […]. In questo senso […] il modello di organizzazione produttiva supera il dualismo tra ‘conduttore diretto’, del viticoltore/trasformatore proprietario, e “conferitore” del sistema cooperativo”.
L’originaria ispirazione marketing oriented si è evoluta nel corso di circa trent’anni di attività, verso un “partenariato” con le imprese vitivinicole.
“Nelle nostre Tenute abbiamo costruito un nuovo modo di essere verticali” – spiega Enrico Gobino (nella foto). “Indirizziamo e valorizziamo i vigneti insieme alle migliaia di nostri ‘vignaioli partner’, attraverso un lavoro costante di formazione, supporto, monitoraggio e consulenza […]”.
Portare la cultura del mercato in vigna e il frutto della vigna sui mercati con un percorso condiviso che si reinventa ogni anno. I viticoltori infatti non sono vincolati da contratti pluriennali, ma sono liberi di scegliere ogni anno se rinnovare il ‘patto della qualità’, un sistema che attualmente porta ai conferitori che fanno parte del progetto di filiera una remunerazione delle uve che è superiore rispetto alla media delle quotazioni di mercato.
Le tenute del gruppo (Cuvage e Ricossa in Piemonte, Poderi dal Nespoli in Romagna e Barone Montalto in Sicilia) sono da ritenersi a tutti gli effetti aziende verticali. Esse rappresentano il 15% dei volumi ma quasi il 30% del fatturato cresciuto di oltre il 7% grazie soprattutto alle Tenute piemontesi di Cuvage (+14%) e Ricossa (+18%).
Oltre al progetto di filiera, a premiare Mondodelvino nel 2020 è stata la scelta di una strategia distributiva basata sulla multicanalità. Una buona presenza sugli scaffali della gdo e sulle piattaforme e-commerce ha permesso di compensare le perdite registrate nel canale horeca.
Questa la formula della più giovane tra le prime 20 aziende del vino italiano per fatturato e con i più elevati tassi di crescita.
Il gruppo è guidato da Alfeo e Marco Martini insieme al consiglio di gestione.
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