Monari Federzoni, la via sostenibile dell’Aceto Balsamico di Modena Igp

L’impegno green della storica azienda modenese su risorse naturali, packaging e produzione. Il presidente e AD Sabrina Federzoni: “Un percorso che nasce dal profondo rispetto per il territorio modenese […]”.

Dagli imballi in cartone riciclato all’irrigazione dei vigneti, dall’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione ai pallet second hand. L’impegno ambientale di Monari Federzoni segna nuovi traguardi e si prefigge obiettivi a 360 gradi sui fronti delle risorse naturali, del packaging e della produzione.

A partire dalla coltivazione delle uve utilizzate per ottenere i mosti per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, l’azienda ha investito in innovazioni che consentono di ridurre il consumo di risorse naturali. Grazie a una centralina metereologica che fornisce in tempo reale dati chimico-fisici, il 50% dei vitigni viene irrigato a goccia. Questo sistema permette un importante risparmio idrico. Nel corso del 2021 sarà esteso anche ai nuovi sette ettari di vigneti di prossimo impianto. Nuovi ettari che si aggiungono agli oltre 100 di proprietà dell’azienda a Solara di Bomporto (Mo), dove si trova anche lo stabilimento. Qui, nel 2017, sono state piantati 50 pioppi e nel corso del 2021, saranno piantati 100 tra cespugli e arbusti.

L’attenzione all’ambiente di Monari Federzoni non può prescindere dal packaging.

Le bottiglie sono realizzate con il 65% di vetro riciclato, mentre gli imballi in cartone dei prodotti con il 75% di cartone riciclato. Entro il 2021, da tutti i prodotti biologici verranno eliminate le capsule termoretraibili in PVC e tutta la carta per etichette e imballi in cartone sarà certificata FSC®. Un’attenzione rivolta anche alle soluzioni di stoccaggio e movimentazione. Il 95% dei pallet Epal utilizzati in azienda, infatti, sono di “seconda mano” e il 100% dei pallet formato 100×120 destinati all’esportazione sono certificati PEFC.

Centrale anche il corretto smaltimento dei rifiuti. Il 74% dei rifiuti prodotti nello stabilimento è totalmente differenziato e il 100% del materiale di supporto delle bobine di etichette, composto da carta e silicone, viene separato e quindi smaltito in modo ecologico con un risparmio di 7 tonnellate di rifiuti indifferenziati/anno.

Sotto il profilo energetico, il 100% dell’energia acquistata proviene da fonti rinnovabili certificate. L’azienda, inoltre, si è attivata anche per autoprodurre parte dell’energia necessaria ai propri processi produttivi.

L’impegno per la sostenibilità ambientale di Monari Federzoni è riconosciuto anche dal mercato. La crescita costante del fatturato è stata sviluppata dai prodotti biologici che si prevede raggiungerà il 14% nel 2021.

“Sia sul fronte delle strategie aziendali sia in termini di innovazione di prodotto e di processo le aziende sono chiamate a una nuova era di responsabilità – sottolinea Sabrina Federzoni, presidente e ad Monari Federzoni Spa -. Con questo spirito, tra le prime aziende del settore, abbiamo avviato anni fa un articolato percorso di sostenibilità ambientale che potenziamo costantemente, fissando sempre nuovi e ambiziosi obiettivi. In un’epoca in cui le tematiche ambientali sono diventate urgenze, il ruolo del settore agroalimentare è sempre più centrale e non può prescindere da un impegno concreto delle aziende in un’ottica di crescita oltre la dimensione economica”.

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