Molini Pivetti: “Il futuro è ecofriendly”

“Noi di Pivetti stiamo cercando di creare una filiera partecipata. L’idea è di creare un sistema di piccole isole sostenibili collegate tra loro e non isolate. Un po’ come accade nel nostro sistema respiratorio”, afferma Zucchi.

Tecnologia, responsabilità e condivisione: nella nuova piattaforma di Molini Pivetti il futuro è ecofriendly.

Per il lancio l’azienda ferrarese ha organizzato una tavola rotonda portando l’attenzione su alimentazione, obsolescenza dei mezzi, sostegni europei e piccole scelte quotidiane.

“L’emissione anomala di CO2 va a incrementare quello stato di sofferenza del pianeta che è stato sottolineato anche dalle misure antismog prolungate fino a fine aprile, attuate per cercare di contenere l’inquinamento atmosferico. Fare scelte consapevoli è sempre più necessario”, dice Gianluca Pivetti, titolare di Molini Pivetti.

“Per dare una svolta sia a livello aziendale sia ambientale bisogna imparare a usare gli strumenti e le attrezzature più innovative, a partire dai mezzi agricoli per finire con le app dedicate. Anche l’eccesso di azoto, per fare un esempio banale, contribuisce all’aumento dei gas serra – afferma l’agronomo Alessandro Zucchi, responsabile progetti di filiera per Molini Pivetti -. La semplice concimazione a volte può creare degli squilibri a livello ambientale che vanno a incrementare gli effetti del gas serra. Oggi ci sono le tecnologie a venire in nostro aiuto: grazie alle immagini satellitari, ad esempio, la concimazione dei terreni può avvenire in modo più mirato. E un trattore di nuova generazione (rispetto ad un modello obsoleto) abbatte i valori di inquinamento e riduce i tempi delle lavorazioni.

“La rete di partner che stiamo creando crede in un futuro ecofriendly – ha concluso Tonia Sorrentino, marketing manager di Molini Pivetti –. Questo evento ci ha permesso di condividere la nostra esperienza come azienda e di offrire agli agricoltori ulteriori informazioni e strategie per cambiare passo. Un’azione che si aggiunge al nostro impegno ad affiancare gli agricoltori con formazioni specifiche, pratiche agronomiche a basso impatto e condivisione degli obiettivi.”

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