M&A sempre più comune nel mondo del vino italiano

Fusioni e acquisizioni sono sempre più comuni nel mondo del vino italiano. Lo ha spiegato a WineNews Lorenzo Tersi, fondatore e guida di LT Wine&Food Advisory, società di consulenza e marketing specializzata proprio in operazioni di mergers & acquisitions.

La necessità di competere nei mercati internazionali e il passaggio generazionale che stanno vivendo alcune cantine portano a un’apertura a partner esterni per avere una garanzia di prosperità e di continuità. Inoltre, per creare valore aggiunto, servono strumenti finanziari e competenze specializzate. In un mercato sempre più globalizzato, anche per il mondo del vino, la filosofia del “piccolo è bello” è dunque un lusso che pochi possono permettersi.

«Evidentemente oggi servono nuove leve per competere a livello mondiale», spiega Tersi a WineNews, «perché è vero che l’Italia è il produttore n. 1 al mondo ma ha anche la possibilità di crescere ancora e favorire quel percorso di internazionalizzazione che contraddistingue le nostre imprese».

In questa fase storica, aggiunge Tersi, «c’è stata un’accelerazione del percorso di aggregazione commerciale delle realtà del vino, anche con l’arrivo di capitali esterni, secondo un modello di sviluppo industriale messo in atto anche da famiglie storiche del vino italiano, come hanno fatto per esempio Antinori e Frescobaldi, passando per i Fratelli Lunelli (Ferrari), che hanno fatto tante acquisizioni negli ultimi anni. Ma anche produttori come Feudi di San Gregorio, che dopo aver completato il processo di acquisizione di aziende al Sud ha poi investito a Bolgheri. O Santa Margherita che ha messo insieme tante realtà importanti in diversi territori».

Quello delle aggregazioni e delle acquisizioni nel mondo del vino è dunque un fenomeno sempre più frequente in Italia e ormai consolidato nel mondo. Un modello vincente, secondo Tersi, è quello delle acquisizioni della maggioranza della società, non del 100%, in cui l’azienda mantiene la propria identità: «Gli investitori mettono i capitali e gli strumenti finanziari necessari all’azienda per crescere, e chi l’ha creata e condotta continua ad esserne l’anima e l’ambasciatore».

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