Lo Coco vola a Mumbai per il matrimonio del figlio di Mukesh Ambani

Una cena da mille e una notte per 1.200 persone. E’ stata affidata allo chef Tony Lo Coco, una stella Michelin, con il suo ristorante I Pupi di Bagheria, la festa di fidanzamento di Akash  Ambani, figlio del magnate indiano Mukesh Ambani, che  Forbes annovera tra gli uomini più ricchi e potenti del mondo. Una chiamata arrivata all’improvviso, una festa da realizzare a Mumbai, senza sapere chi fosse il cliente: le regole sulla privacy in India sono molto rigorose. Unico diktat era il menù esclusivamente vegetariano. Ci sono voluti 10 giorni per preparare tutte le basi dei cibi che poi sono stati realizzati nella meravigliosa dimora di Ambani, Antilia, la “dream house”, famosa per essere l’abitazione privata più opulenta e grande del pianeta, che si sviluppa su 27 piani. Dall’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo sono partiti in dieci, capitanati dallo chef Lo Coco, 16 valigie con all’interno tutti gli ingredienti rigorosamente made in Sicily che sono serviti per realizzare una cena indimenticabile.

“E’ stata un’esperienza unica. Un lavoro che ci ha tolto il sonno – dice Lo Coco- . Abbiamo lavorato io e la mia brigata 10 giorni per preparare tutto l’occorrente. Arrivati a Mumbai ce ne sono voluti altri cinque per dare vita al menù richiesto, e il giorno della festa, abbiamo cucinato per 18 ore consecutive. Molta fatica ma tanta soddisfazione. Mi hanno chiamato perché avevo cucinato tre anni fa per il Google Camp e tra gli ospiti, c’era il potente petroliere Ambani, che si è ricordato della nostra cena e ha chiesto al suo staff di contattarmi. Solo dopo essere arrivato sul posto, in hotel, mi hanno comunicato di chi si trattava. Non avevo mai visto in vita mia tutto questo lusso. Insieme a noi c’era il prestigioso catering americano Prince, specializzato in cucina vegana e raw, che si è occupato di realizzare dei finger food, e che ci ha chiesto di contribuire con alcune pietanze finger,  un banco di Lauderee con i suoi deliziosi macarons, un angolo di cucina israeliana e uno di cucina locale. E noi, posizionati in una sala di 2 mila metri quadrati, con i piatti della nostra tradizione che sono stati presi d’assalto dagli ospiti, tra i politici  e gli imprenditori più importanti dell’India e i più famosi attori di Bollywood. Abbiamo lavorato in condizioni molto particolari: un servizio di sicurezza rigorosissimo, ogni piatto preparato ha dovuto superare diversi controlli, prima di finire sul tavolo. Vietatissimo fare foto e riprese video, 2500 persone dello staff, tra cui 500 guardie armate,  controllavano a vista lo svolgimento della festa.

Tra i piatti preparati, – continua Lo Coco – involtini di melanzane, cannolicchi con ricotta e barbietola, calzoncini ripieni, arancine, pane e panelle, con il pane fatto sul posto con le nostre farine di grani antichi, tre tipi di parmigiana, verdure pastellate, pizza, burrata, la ricotta preparata al momento, che è stata una grandissima attrazione, frittelle di ricotta e limone, asparagi realizzati in diverse varianti (molto amati dalla moglie del magnate), cappuccino di patate con funghi porcini e tartufo, risotto al caciocavallo con scaglie di tartufo, cannoli di pasta ripieni di provola delle Madonie e tartufo in scaglie con una base di pesto di tenerumi, busiate fatte fresche con pesto di basilico, pomodoro e mandorle. Quest’ultimo piatto, nella sua massima semplicità è stato il più acclamato, mi hanno chiesto come si faceva e alcuni si sono appuntati la ricetta. Per finire tanti dolci, che sono stati la ciliegina sulla torta: cannoli, le tipiche sfincie di San Giuseppe, cassata, tiramisù e una particolare panna cotta ai fichi d’India.” La festa di Akash, considerato uno degli eventi glamour più importanti dell’India,  è stata la seconda di 10 special party che saranno realizzati, da qui a dicembre, quando il giovane rampollo di famiglia, convolerà finalmente a nozze con la bella Shloka Mehta.

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