Lievità raccoglie 1 milione di euro su Mamacrowd
La catena di pizza Lievità ha raccolto in 48 ore 1 milione di euro su Mamacrowd. A Milano possiede ad oggi quattro insegne.
Lievità, start-up nata dall’idea dei cinque soci Andrea e Gianmaria D’Angelo, Giorgio Caruso, Giovanni Grossi e Lorenzo Santin, mira a espandersi nel Nord-Italia e ad aprire una Academy dedicata alla formazione di pizzaioli e personale di sala.
«Siamo soddisfatti del traguardo raggiunto e desideriamo ringraziare gli oltre 200 investitori che hanno scelto di credere nelle potenzialità di Lievità e che, da oggi in avanti, ci accompagneranno nel percorso di crescita che abbiamo disegnato. Il nostro impegno e le nostre energie saranno concentrati ad assicurare un importante salto dimensionale e uno sviluppo ulteriore dei valori fondanti di Lievità, quali l’attenzione alle persone e la sostenibilità» – ha commentato Gianmaria D’Angelo.
IL PIANO DI CRESCITA
Più nel dettaglio, Lievità prevede l’apertura nei prossimi anni di oltre 10 nuovi locali con l’obiettivo sia di consolidare la presenza su Milano, sia di avviare l’espansione in altri capoluoghi di provincia del Nord Italia.
Grande attenzione inoltre alla sostenibilità: business etico, attenzione al personale e all’ambiente. Lievità, già Società Benefit, svilupperà un framework di Corporate Social Responsibility.
Il rispetto dell’ambiente rappresenta una priorità strategica: dall’attenzione alla supply chain alla selezione di ingredienti del territorio e certificati, dal passaggio al forno elettrico al beverage 100% plastic-friendly. Inoltre, da novembre tutti i locali hanno iniziato a rifornirsi di energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda i dipendenti, Lievità ripone grande attenzione verso le proprie persone – 35 dipendenti con una età media di 26 anni – dedicando loro sessioni di formazione e preparazione in un contesto lavorativo attento ai principi dell’uguaglianza, delle pari e seconde opportunità e del rispetto per le diversità.
Rientra in questo contesto il progetto di dare vita a una Dark Kitchen con annesso il laboratorio per una Academy per la formazione di piazzaioli, aiuto cuochi e personale di sala.