Le eccellenze regionali di Italian Delights. Due parole con Nikas Bergaglio

a cura di letizia ceriani

Nel 2017, nasce Piedmont Delights dall’idea del giovane Nikas Bergaglio (in foto). L’obiettivo della start-up era quella di valorizzare le eccellenze del territorio piemontese, dai formaggi, ai salumi, ai vini. Oggi la conosciamo come Italian Delights e copre 4 regioni italiane, con più di 1000 prodotti e più di 140 produttori di alta qualità.

Abbiamo chiesto al fondatore di raccontarci gli inizi e l’evoluzione del brand a oggi.

Nel 2017 l’intento era quello di raccontare piccoli produttori piemontesi e farli conoscere ai più. Mi racconterebbe di più dell’inizio, ripercorrendo in particolare la crescita?

Esatto, siamo nati nel 2017 con Piedmont Delights. La nostra missione fin dall’inizio è stata quella di raccontare l’enogastrnomia tipica in un modo nuovo, creando un brand giovane ma che riuscisse a portare online le piccole produzioni locali, non limitandoci alla mera vendita del prodotto ma raccontando in modo nuovo e completo i prodotti e i loro produttori, soprattutto all’estero.
Siamo quindi partiti dalla nostra micro-regione, l’alto Piemonte, dal mio soggiorno, prendendo ispirazione da altri settori più avanzati nel mondo e-commerce e così nell’ottobre 2017 andammo online con 14 produttori e un centinaio di prodotti. Abbiamo visto che il modo di promuovere il prodotto tipico piaceva e così siamo cresciuti, autofinanziandoci all’inizio e poi grazie ad una raccolta di equity crowdfunding abbiamo ampliato l’offerta a tutti i prodotti Piemontesi. Da lì, in meno di 6 mesi, abbiamo fatto exit, vendendo parte della società ad un gruppo italiano di logistica. Grazie al loro supporto, siamo cresciuti e nel 2021 abbiamo cambiato brand in Italian Delights, portando il modello vincente del Piemonte in altre regioni Italiane. Oggi siamo presenti in 4 regioni con più di 1000 prodotti e più di 140 produttori di alta qualità.

Focus sui produttori. L’offerta raccoglie davvero una vasta gamma di prodotti e che ora siete passati da una a quattro regioni. Come scegliete i vostri clienti?

Per essere presenti su Italian Delights i produttori devono rispettare alcune regole, come ad esempio, rappresentare la tradizione regionale, non avere dimensioni troppo grosse ma nemmeno troppo piccole e non essere presenti nella GDO. L’inserimento sulla piattaforma non ha fee o costi nascosti per il produttore e lo supportiamo in svariati modi, dal marketing, alla fotografia a consulenze commerciali.

L’espansione in Europa. Quali sono i principali paesi con cui lavorate e quali le tipologie che vanno per la maggiore nell’export? Il made in Italy sicuramente fa molta gola…di che tipo di crescita parliamo? Qual è stato il fatturato nel 2021?

Fin dall’inizio, il nostro focus è sempre stato rivolto di più all’estero. Prima della Brexit, il paese più importante per noi era il Regno Unito. Ora invece l’area Benelux e Nord Europa sono i primi mercati.
Come prodotti, c’è una richiesta importante di salumi e formaggi e su questo noi ci impegniamo molto per avere una scelta di primo livello perché sappiamo quanto questi prodotti piacciano e siano ricercati all’estero. Il fatturato nel 2021 è stato di più di 500mila euro che è sicuramente un dato importante, ma ancora più importante è stato portare a più di 15mila clienti il meglio che il nostro paese ha da offrire.

Tra gli obiettivi 2022 c’è espandersi ancora nella Penisola? Aspirazioni future?

L’obiettivo per il 2022 è sicuramente espanderci ancora di più nella penisola. Nel prossimo anno infatti intendiamo prendere tutte le regioni Italiane, portando quindi i migliori prodotti del nostro paese in tutto il mondo. Inoltre, stiamo facendo adesso un grosso passo in avanti in termini di brand, non legandoci più strettamente al mondo e-commerce ma grazie a sotto-brand diversi riusciremo a proporre il meglio dell’Italia in nuove forme e colori. Un esempio di questo è stata l’apertura del nostro primo store ad Arona chiamato “Il Negozietto”, un progetto pilota di evoluzione della piccola bottega di paese in ottica omnicanale.

Cos’è per lei l’eccellenza? E quali sono i prodotti che incarnano la vostra filosofia?

Per me l’eccellenza è legata sì al prodotto, ma soprattutto alla storia che ha da raccontare e che porta con sé, una storia fatta di persone, amore e passione, sia per la propria terra sia per la tradizione che vanno a rappresentare. Abbiamo molti esempi che incarnano in pieno la nostra filosofia, come il vino, i salumi, i formaggi d’alpeggio, tutti prodotti con un occhio al passato ma con un piede nel futuro.

Letizia Ceriani

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