Politecnico di Milano, nasce la nuova laurea magistrale in agricultural engineering

Il corso di studi è dedicato al settore agricolo e agroalimentare, finalizzato a formare figure professionali indispensabili per affrontare le sfide future del settore chiave in Ue.

Una nuova laurea magistrale in agricultural engineering arricchirà l’offerta formativa del Politecnico di Milano a partire dal prossimo anno accademico.  Il corso di laurea magistrale è uno dei pochi corsi al mondo del suo genere, unico in Italia. La crescente complessità tecnologica che caratterizza la moderna produzione e filiera agro-industriale richiede figure professionali con forti conoscenze ingegneristiche e competenze sistemistiche. Forte è la connotazione multidisciplinare per gestire l’innovazione tecnologica in ambito agrario e delle produzioni animali, soprattutto per incrementare il livello di sostenibilità e garantire la sicurezza alimentare.

L’intero settore si sta innovando. Negli ultimi tre anni, ad esempio, la crescita media annua dell’Agricoltura 4.0 in Italia è stata del 104% (Osservatorio Smart Agrifood, 2021). Mentre la ricerca di una sempre maggiore sostenibilità, ambito dove l’Unione Europea è leader, sta creando nuove spinte innovative.

Sulla base di queste premesse nasce il corso, progettato ed erogato in lingua inglese al Politecnico di Milano nel Polo Territoriale di Cremona, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

“Il nostro obiettivo è formare ingegneri operanti nel settore agro-industriale dotati di una visione sistemistica, ossia un approccio allo studio e alla implementazione di soluzioni applicative basato su una visione complessiva dei vari aspetti multidisciplinari delle filiera tecnologici, agronomici, ambientali, sulla capacità di modellare e gestire le interazioni fra i vari componenti, supportati da conoscenze di base del settore”, dichiara il Prof. Gianni Ferretti, prorettore del Polo di Cremona.

L’ingegnere dell’agricoltura si caratterizza per essere un progettista e gestore di sistemi produttivi agricoli e agroindustriali sostenibili a livello economico, ambientale e sociale.
Questa figura, richiesta sia nel contesto nazionale che in quello internazionale, saprà gestire i diversi e complessi aspetti della produzione agricola e agroalimentare.

“Un progetto che nasce dall’interazione con centinaia di aziende che negli ultimi anni hanno partecipato alle ricerche portate avanti nell’ambito dal Politecnico di Milano. Sempre più attori del settore hanno evidenziato la necessità di nuove competenze in grado di affrontare: innovazione tecnologica, sostenibilità e collaborazione. Oltre il 90 % delle aziende […] ha dichiarato che è necessario investire nella creazione di una nuova figura professionale ingegneristica in agricoltura” – spiega il Prof. Filippo Renga, direttore dell’osservatorio smart agrifood.

“I proprietari e i manager delle aziende con cui collaboriamo da svariati anni ci hanno evidenziato con costanza la necessità di nuove competenze multidisciplinari nel settore. Il 90% ritiene rilevante o molto rilevante in questo settore la capacità di pianificazione e gestione della supply chain, l’81% le competenze sui modelli di sostenibilità agricola, il 76% la conoscenza delle tecniche di protezione ambientale e sicurezza dei sistemi agricoli, il 74% la capacità di gestire soluzioni di agricoltura 4.0, il 66% la gestione energetica”, conclude Renga.

Il corso verrà presentato ufficialmente il 22 aprile alle ore 15 in occasione degli Open days Online del Polo Territoriale di Cremona.

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