L’Accademia nazionale della vite e del vino premia l’intera famiglia Colombini

Triplo e importante riconoscimento per i Colombini e per la Fattoria dei Barbi. Primi ad esportare il brunello nel mondo, Stefano (nella foto) e Donatella Cinelli Colombini e la loro madre Francesca Colombini, sono stati nominati rispettivamente Accademici Ordinari e Accademico Emerito dell’Accademia Nazionale della Vite e del Vino nell’ambito della Tornata Inaugurale del 69° Anno Accademico.

 

“Si tratta di un ulteriore riconoscimento della centralità nel mondo del vino italiano di un’azienda che ha fatto la storia del Brunello e dell’enologia italiana e che accogliamo con grande orgoglio e onore” queste le parole diffuse in una nota dopo la cerimonia che si è svolta ieri alla Scuola Enologica Conegliano (Treviso).

 

L’Accademia Italiana della Vite e del Vino, massima istituzione nazionale in campo vitivinicolo, è stata costituita nel 1949 per promuovere il settore. Con i suoi cinquecento membri, fare parte di questa realtà è considerato il raggiungimento di un traguardo professionale di prestigio e di onore. E i Colombini non potevano che esserne inclusi per la loro produzione secolare di Brunello (dal 1892).

 

La loro proprietà si estende su 350 ettari di campi e vigne nella Toscana meridionale, a Montalcino e a Scansano con l’Aquilaia dei Barbi. Con 66 ettari vitati e una produzione annua che raggiunge le 800 mila bottiglie, di cui un terzo a Brunello, l’azienda continua ad essere punto di riferimento enologico, culturale e storico di quello che a tutti gli effetti è un esempio enologico internazionale.

 

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