La pizza in Italia è sempre più straniera

La pizza in Italia parla al 50% un’altra lingua. Secondo la Camera di commercio milanese, in una rilevazione limitata al capoluogo lombardo ma indicativa di una tendenza nazionale, metà delle pizzerie sono in mano a stranieri. Si tratta soprattutto di egiziani, seguiti da cinesi e turchi.
Nel dettaglio, a Milano su quasi 1.300 attività che si definiscono pizzerie oltre 600 sono in mano a stranieri. Specialmente nei casi in cui la pizza è d’asporto, i locali sono adibiti anche a macelleria, osteria o salumeria e propongono anche specialità arabe come kebab e falafel o involtini primavera cinesi.

Un capitolo a parte merita Domino’s Pizza: la catena americana si appresta a conquistare il nostro Paese con l’apertura di 11 punti vendita più lo stabilimento di Buccinasco entro fine 2016. I primi tre locali inaugurati a Milano hanno evidentemente (e per molti inaspettatamente) avuto successo. Il piano di sviluppo prevede di allargare entro l’anno le opportunità occupazionali fino a circa 230 posti dagli attuali 80 impiegati.

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