Il Prosecco fa sistema nella lotta alle contraffazioni

Il prosecco è il prodotto del Made in Italy più amato all’estero ma è anche tra i più esposti al fenomeno della contraffazione: negli ultimi 24 mesi sono stati 400 i prodotti di imitazione trovati in commercio, soprattutto online.

Lo ha annunciato la società Sistema Prosecco, che dal 2014 mette insieme Consorzio Doc Prosecco, Consorzio Docg Asolo Prosecco e Consorzio Conegliano Valdobbiadene per difendersi dalla contraffazione, anticipando i dati rilevati dall’Icqrf-Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari che fa capo al ministero delle Politiche agricole.

«Compito di questa società di tutela, che raggruppa un mondo produttivo di mezzo miliardo di bottiglie e 2 miliardi di fatturato stimato, è monitorare i prodotti sugli scaffali dei mercati esteri e rilevare le irregolarità sul termine prosecco, fare inoltre un lavoro di sorveglianza sulla registrazione dei marchi e intraprendere, se necessario, azioni legali», ha detto Stefano Zanette, presidente del Consorzio Doc Prosecco e di Sistema Prosecco.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha favorito la protezione all’estero tramite accordi bilaterali con Vietnam, Cina e Australia e ha aiutato anche il protocollo d’intesa siglato dall’Icqrf con la Germania, uno dei Paesi dove il Prosecco è maggiormente ‘sotto scacco’, che consente al Sistema Prosecco di trasmettere le segnalazioni lesive alle stesse autorità tedesche, chiedendone la correzione.

Intanto le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, accogliendo la richiesta del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, hanno autorizzato l’estensione della superficie coltivabile per altri 3 mila ettari, 2.444 dei quali sul territorio regionale veneto. In questo modo il potenziale produttivo del Consorzio sale a 23.250 ettari.

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