Il Mercato Centrale apre a Bolzano

Dopo Firenze, Roma, Torino, Milano e l’apertura internazionale di Melbourne nel 2024 (LEGGI QUI), il Mercato Centrale continua il suo percorso inaugurando una nuova sede a Bolzano, all’interno del WaltherPark, il grande progetto di riqualificazione urbana firmato da David Chipperfield. L’apertura ufficiale è prevista per giovedì 16 ottobre.

Su un unico piano di quasi 5.000 m² prenderanno vita 23 botteghe del gusto, pensate come spazi di convivialità e di valorizzazione della cultura gastronomica italiana. Il Mercato Centrale Bolzano • Bozen non è soltanto un luogo dove acquistare prodotti, ma un ambiente che restituisce energia alla città, dando voce ai produttori locali e alle esperienze autentiche, intrecciando sapori, storie e culture diverse.
Nato nel 2014 dall’intuizione di Umberto Montano (in foto), imprenditore appassionato di ristorazione e cultura del cibo, in collaborazione con Human Company, Mercato Centrale è oggi un format consolidato che ha saputo riportare al centro il valore dell’artigiano, trasformando ogni sede in un luogo vivo, dove cibo e cultura dialogano con il tessuto urbano.

La squadra degli artigiani

Dalla terra al mare, passando per pane, pasta, dolci e cucina internazionale, il viaggio inizia con Luciano Savini: il Tartufo, che porta l’eccellenza del tartufo italiano, e prosegue con Joe Bastianich, che porta un pezzetto di America in Italia con i suoi smashburger e il pastrami. La carne trova il suo interprete in Dennys Rodriguez, già giovane allievo di Luciano Savigni al Mercato Centrale, dove ha imparato il mestiere fino a diventare oggi un artigiano riconosciuto con botteghe aperte in ogni Mercato.
L’eccellenza del mare è invece garantita dal Bistrot Pedol – evoluzione della Pescheria Pedol, la più famosa, antica e importante pescheria di Milano, che sceglie ora di portare a Bolzano la sua tradizione.

Immancabili i dolci, che trovano nelle sfogliatelle di Sabato Sessa un inconfondibile richiamo alla tradizione partenope, e la pasta fresca di Egidio e Graziella Michelis, eredi di una lunga storia familiare che oggi rappresentano una delle realtà artigiane più solide nel mondo della pasta. Il pane è firmato Davide Longoni, l’unico panificatore italiano che coltiva direttamente i campi di grano da cui nascono le sue farine, maestro riconosciuto per la sua ricerca e per la filiera controllata. La proposta vegetariana trova la sua espressione in GrowEat, con piatti creativi e contemporanei. Non mancano le contaminazioni culturali, come la bottega dei fritti di Hao Alessandro Chen, primo bambino cinese nato a Bressanone e oggi volto di una cucina che unisce radici familiari e Alto Adige, e la pizzeria Nennè di Valeria Picone, giovane bolzanina di origini napoletane che reinterpreta con energia e passione l’arte della pizza. Il ristorante è affidato alla storica Trattoria Anita, protagonista della scena gastronomica di Bolzano da tempo immemorabile e celebre per la sua cucina tirolese attenta ai produttori locali, oggi guidata dallo chef Isuf Camem.

Le specialità tirolesi sono il cuore dell’offerta altoatesina: Elmar Pardeller porta in tavola i grandi classici della tradizione – dai würstel ai canederli, dallo speck agli Schlutzkrapfen – mentre i profumi più dolci arrivano da Andreas Acherer, considerato il miglior pasticcere dell’Alto Adige e riconosciuto a livello internazionale per la sua maestria. Le sue creazioni, che nascono da una profonda conoscenza della tradizione e da una straordinaria capacità creativa, rappresentano l’eccellenza dolciaria del territorio, facendo del Tirolo non solo la terra dei sapori autentici, ma anche quella delle più raffinate tentazioni di pasticceria. A completare il percorso non poteva mancare l’enoteca Montelombroso di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, che porterà a Bolzano un’accurata selezione di etichette capaci di raccontare territori, produttori e storie attraverso il vino.

Un racconto corale, che attraverso i suoi artigiani compone un mosaico fatto di saperi, memorie familiari, innovazione e contaminazioni culturali: la vera anima di Mercato Centrale, che trova nel WaltherPark il contesto ideale in cui esprimersi. Questo intervento ha trasformato l’area circostante la stazione e piazza Walther, creando un nuovo fulcro cittadino che unisce spazi per lo shopping, la ristorazione, il tempo libero e la natura, restituendo qualità alla vita urbana. In questo scenario il Mercato Centrale Bolzano • Bozen si inserisce come cuore pulsante di socialità e gusto, contribuendo a rafforzare la vocazione del quartiere come luogo di incontro, cultura e condivisione. Contando su uno staff di oltre 150 addetti al personale e con oltre 1000 posti a sedere, il Mercato Centrale Bolzano è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 23.00.

Il progetto architettonico

Il progetto del Mercato Centrale Bolzano si inserisce nel più ampio contesto del WaltherPark, un’importante iniziativa di riqualificazione urbana firmata dallo studio David Chipperfield Architects. Questo ambizioso intervento ha trasformato l’area circostante la stazione e piazza Walther, dando vita a un nuovo fulcro cittadino che comprende negozi, appartamenti, un hotel e un parco urbano.
Anche a Bolzano, la rigenerazione degli spazi è un elemento fondamentale, in perfetta continuità con il format del Mercato Centrale. Il progetto architettonico è stato affidato allo studio veneziano TA (Torsello Architettura) e si ispira al paesaggio altoatesino e alle sue caratteristiche materiche e tipologiche, con una particolare attenzione alla luce, pensata come elemento generatore degli spazi.

Oltre il cibo: cultura e socialità

Come in ogni sede, anche a Bolzano Mercato Centrale offrirà un ricco programma culturale, con due palchi dedicati a eventi dal vivo, incontri e attività quotidiane. Un palinsesto pensato per fare del Mercato non solo uno spazio gastronomico, ma anche un punto di riferimento per la comunità e per chi visita la città. Ci saranno inoltre eventi musicali e culturali e la possibilità di organizzare eventi privati o aziendali su misura.

Il brand

Anche a Bolzano, il sistema di comunicazione del Mercato Centrale dialoga con l’architettura e riflette l’identità del brand, fatta di tratti grafici, segni e stratificazioni che evocano il paesaggio urbano contemporaneo. La brand identity è stata curata da Almagreal che ha interpretato l’anima artigianale e profondamente italiana del progetto. I muri del Mercato diventano così pagine di un diario collettivo, capaci di custodire memorie, simboli e storie, trasformandosi in una presenza viva nello spazio e nel tempo.

I commenti

«Il Mercato Centrale nasce dal desiderio di preservare e attualizzare le tradizioni artigiane, mettendo insieme cuore, mani e testa. Gli artigiani lavorano con la passione e la dedizione che riconosciamo nei gesti di chi impasta, affetta, cucina, trasforma ingredienti semplici in esperienze straordinarie. Noi mettiamo tutto il nostro impegno affiché il risultato porti ad un emozione e crei un contatto autentico con chi entra nei nostri spazi. A Bolzano abbiamo voluto costruire un mercato che fosse unico, capace di raccontare il territorio e allo stesso tempo di dialogare con il mondo: qui convivono artigiani locali e realtà già presenti negli altri Mercati Centrali, in un equilibrio che riflette lo spirito di questa città, crocevia di culture e tradizioni – commenta Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale”.

“Siamo molto lieti che all’interno del WaltherPark stia prendendo forma un progetto così unico e forte come il Mercato Centrale. In questo modo, il WaltherPark avrà un cuore pulsante che, insieme alla palestra di arrampicata Salewa Cube, darà vita al centro di Bolzano sia di giorno che di notte. Con gastronomia di alto livello, nuove esperienze, musica, cultura e tanta festa.Vorrei anche sottolineare l’ottima collaborazione tra il team di Umberto Montano e il nostro team locale di Bolzano che, insieme, stanno lavorando con grande professionalità ed entusiasmo. La loro esperienza e il loro impegno congiunto ci danno fiducia in vista dell’apertura che ci attende”, ha affermato Thibault Chavanat, presidente WaltherPark.

Letizia Ceriani

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