Il Mannarino: obiettivo 22,5 milioni entro l’anno

Il Mannarino, la prima insegna di macellerie con cucina punto di riferimento per gli amanti della carne buona e di qualità, prosegue la sua espansione e punta a raggiungere 22,5 milioni di fatturato entro l’anno e ad aprire otto nuove location.

Il brand – nato nel 2019 dall’idea dei giovani imprenditori Gianmarco Venuto e Filippo Sironi – si pone come obiettivo quello di rinobilitare l’antica arte della macelleria e si prepara a inaugurare entro la fine del 2023 otto nuove botteghe di quartiere, puntando a un fatturato di 22,5 milioni (+65% rispetto al 2022). L’insegna cresce, ma senza rinunciare alla tradizione artigianale e all’autenticità che contraddistinguono la sua proposta, dalle bombette, realizzate esclusivamente a mano, all’offerta della gastronomia “A casa di nonna”, tra cui figurano le polpette al sugo e la purea di fave e cicoria, piatti simbolo della più autentica cultura gastronomica nostrana.

Qualche numero

Il 2022 è stato un anno importante per il brand, che in pochi mesi ha più che raddoppiato il numero di macellerie sul territorio, inaugurando sei nuove botteghe di quartiere con cucina: Milano Navigli – che ha portato a quota quattro il numero dei locali nel capoluogo meneghino -, Bergamo, Brescia, Seregno, sempre in Lombardia, e i primi due locali piemontesi, a Novara e Torino. Un successo frutto del lavoro di un team coeso e dell’esclusiva esperienza multicanale offerta ai clienti, che possono acquistare i prodotti della macelleria direttamente al banco, scegliere il proprio taglio di carne e gustarlo comodamente seduti nella sala del ristorante oppure ordinare online la propria spesa da ricevere a casa.

Sono ben 80mila i chili di bombette che gli esperti “Mannarini” – i macellai del brand che da dietro il banco dispensano pratici consigli ai clienti – hanno realizzato a mano nel corso del 2022, confermando che i teneri involtini di carne sono il prodotto più amato dai clienti dell’insegna. Tra le costate e le fiorentine, invece, le più apprezzate sono sicuramente la Manza Reggiana, allevata in fattorie selezionate nell’area di produzione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, la Alpina e la Fassona Piemontese.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro e degli obiettivi raggiunti lo scorso anno – affermano i founder Gianmarco Venuto e Filippo Sironi -. La nostra filosofia pone al primo posto la corretta conoscenza del mondo della carne, con una particolare attenzione al benessere degli animali e degli uomini. Desideriamo offrire ai nostri clienti prodotti di alta qualità, privilegiando la carne di origine nostrana proveniente da piccole realtà artigianali. Collaborare con una rete di fornitori al 100% italiana e uno dei nostri obiettivi per l’immediato futuro».

Continuano Venuto e Sironi: «Tra le best practice che ci hanno permesso di ottenere questi risultati c’è sicuramente il lavoro coeso del nostro team, che quotidianamente si impegna a far riscoprire la ricerca e l’artigianalità che si celano dietro alla nobile arte della macelleria».

Gli obiettivi per il nuovo anno

Nel 2023 Il Mannarino punta a inaugurare 8 nuove location e a raggiungere i 22,5 milioni di fatturato. A seguito dell’apertura della macelleria di quartiere con cucina di Busto Arsizio avvenuta il giorno 30 marzo, verranno inaugurate le location di Como, Pavia, Ferrara e la seconda bottega di Torino. Tra gli obiettivi de Il Mannarino c’è inoltre la volontà di valorizzare sempre di più la carne di origine 100% italiana. L’insegna si impegna quotidianamente nella ricerca di piccoli allevamenti locali al fine di ottenere una filiera sempre più corta e arrivare a vendere esclusivamente carne nostrana.

Letizia Ceriani

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