Glovo, zaini trasformati in astucci e tovagliette con “Made in Carcere”

Un’iniziativa di economia rigenerativa per dare una seconda vita agli zaini usati per le consegne.

Glovo ha scelto la Onlus Officina Creativa col brand sociale “Made in Carcere” per il progetto di upcycling degli zaini utilizzati per le consegne. Si dà così vita a oggetti utili nella vita quotidiana.

Garantire una seconda vita agli zaini Glovo, che sono di cerata perché impermeabilizzati, ha l’obiettivo primario di evitarne la dispersione nell’ambiente. Al tempo stesso si sembilizza sull’importanza del riutilizzo creativo dei materiali, in un’ottica di economia circolare e rigenerativa.

Gli hub dei corrieri e gli uffici dislocati nelle diverse città sono stati impiegati come punti di raccolta degli zaini usurati e per la loro contestuale sostituzione. Le prime cento unità sono state al centro dell’iniziativa di riutilizzo progettata insieme all’impresa sociale pugliese, nata dall’intuizione di Luciana Delle Donne e del suo team e che coinvolge detenute.

Le donne di Made in Carcere hanno prodotto i primi 450 manufatti con il materiale ricavato dagli oltre 100 zaini usati e sanificati. Si tratta di borse porta-notebook, portabottiglie, astucci, tovagliette americane, portachiavi e borse termiche. Coloratissime, semplici e ironiche, le creazioni sono già in vendita sull’app e il ricavato verrà interamente utilizzato per altri progetti di riciclo.

Made in Carcere ha la missione di diffondere nella società, a partire dalle comunità locali nelle quali è attiva, una filosofia della “seconda opportunità”. Un modello di impresa etica con risultati concreti in termini di tutela dell’ambiente e di inclusione sociale.

 

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