Gaja: «Non trovo giovani che coltivino la vite»

“Non trovo giovani che coltivino la vite”. È questo il titolo della lettera inviata da Angelo Gaja (nella foto) al Corriere della Sera. “I nostri giovani, così come quelli di diversi Paesi europei, hanno meno attitudine al sacrificio”, scrive l’imprenditore vinicolo.

“Da tempo per la coltivazione dei nostri vigneti, come per l’assistenza agli anziani, ci avvaliamo di immigrati che formiamo, rispettiamo, imparando ad apprezzare i lavori che sanno fare”.

Secondo Gaja “per invogliare al sacrificio i giovani italiani di qualità, che sono più numerosi di quanto pensiamo e non vivono in un Paese disperato, unitamente a un primo stipendio che non può essere esaltante occorre anche farli un po’ sognare”.

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