Food Writers a Milano riscrive l’esperienza del sea food

di letizia ceriani

Un omaggio al crudo: a cena da Food Writers. Ci troviamo a Milano Ovest, in una piccola traversa di Via Rubens, non lontani da San Siro. Food Writers è un concept: ristorante, showroom, enoteca, bottega al dettaglio. Il mondo ittico è l’indubbio protagonista.
L’iniziativa prende il via nel 2018 da un’idea di Oyster Oasis, un’azienda specializzata nella produzione e distribuzione di ostriche, frutti di mare e pescato di alta qualità.
Lo spazio del locale non ha dehors e le ampie vetrate lasciano intravedere una ventina di coperti dislocati attorno al bancone, la cui struttura di legno strizza l’occhio alle cabane ostreicole tipiche delle coste settentrionali della Francia. Tappezzano le pareti i prodotti della bottega, creando un’atmosfera calda e accogliente.

I piatti sono firmati dallo chef Claudio Rovai e dalla sous chef Sonam Dema. Rovai, dopo un periodo al Contraste, approda da Exit Gastronomia Urbana, secondo progetto di Matias Perdomo, per prendere poi le redini di Food Writers.

La cucina del locale predilige la stagionalità, seleziona con cura le materie prime e punta sulla dinamicità dei sapori. La carta offre una proposta variegata di antipasti caldi e freddi, selezioni di ostriche, plateau (su prenotazione), main course (primi o secondi) e dolci. Ostriche per iniziare, sarde, pugliesi o francesi, in base alla disponibilità del giorno, a seguire tartare e carpacci tutti al naturale, per meglio esaltare la freschezza del pesce. Una nota doverosa va al salmone Ora King – chiamato anche “il wagyu del mare” – è una specie che viene allevata in modo sostenibile in Nuova Zelanda, ed è caratterizzato dalla consistenza burrosa, evidente dalla perfetta marmorizzazione del grasso.

Per chi dovesse avere nostalgia della carne, da provare le “bombette” di ventresca di tonno rosso, arricchite da una salsa cacio e pepe, prezzemolo e nespola. Per i più golosi, afrodisiaca la parmigiana di gamberi rossi con melanzana arrostita, pomodori confit, stracciatella e pesto di basilico. Mescolati in modo sapiente, i sapori rimangono chiari, distinti, decisi, ma sempre armonici.

I dessert rivisitano alcuni dolci tradizionali, con un tocco di originalità.

Ad accompagnare? Champagne! La scelta è molto accurata e i prezzi molto competitivi. Per chi non fosse un abitué della celebre bollicina d’oltralpe, la carta dei vini offre una vasta scelta di metodo classico nostrano, di ottimi bianchi e rossi. Per i più (e le più) audaci, vivamente consigliati i gin tonic.

VIA DOMENICO MILLELIRE, 14, 20147 MILANO, 389 538 0120

Letizia Ceriani

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