Fileni completa un minibond da 10 milioni sottoscritto da Banco Desio e Volksbank

Fileni Alimentare, capogruppo di uno tra i principali player del settore avicolo italiano, ha completato l’emissione di un prestito obbligazionario, nella forma di minibond, per un importo complessivo di 10 milioni di euro, di cui 6 sottoscritti da Banco Desio e 4 da Banca Popolare dell’Alto Adige. Il prestito obbligazionario, della durata di 72 mesi, destinato esclusivamente ad investitori professionali.

Le obbligazioni saranno immesse nel sistema di gestione accentrata presso Euronext Securities Milan in regime di dematerializzazione, ai sensi della normativa vigente. Alle obbligazioni è stato assegnato il Codice ISIN IT0005648131. Il prestito obbligazionario non è destinato alla quotazione presso alcun mercato regolamentato, né alla negoziazione presso alcun sistema multilaterale.

I fondi raccolti saranno utilizzati per finanziare il piano di investimenti di Fileni, finalizzato a consolidare il posizionamento nazionale nella produzione e commercializzazione di carni avicole biologiche, a rendere la produzione sempre più rispettosa del benessere alimentare e a realizzare il piano di sostenibilità aziendale. L’emissione rientra nella strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento finanziario perseguita dal Gruppo. Fileni è stata assistita da Anthilia Holding in qualità di arranger e da Simmons & Simmons per gli affari legali. Banca Finint ha operato quale service bank dell’emissione.

LE DICHIARAZIONI

Massimo e Roberta Fileni (in foto da sinistra a destra), vicepresidenti di Fileni, hanno commentato: “La mission del nostro Gruppo è quella di voler essere la migliore filiera delle proteine per il benessere di persone, animali e ambiente. Il prestito obbligazionario ci permetterà, quindi, un’ulteriore diversificazione delle fonti di finanziamento, in grado di sostenere al meglio la crescita e lo sviluppo del nostro Gruppo e, in particolare, gli investimenti nelle produzioni biologiche e rispettose del benessere animale, parte del nostro piano di sostenibilità di lungo periodo.”

Letizia Ceriani

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