Eataly e Illycaffè preparano lo sbarco in Borsa

Si avvicina lo sbarco in Borsa per due aziende italiane del settore food. È formalmente partito il processo di quotazione del 33% di Eataly, che si configurerà come offerta pubblica di vendita (Opv) visto che solo gli azionisti cederanno, pro-quota, pacchetti azionari.

L’obiettivo dei soci, a partire dalla famiglia Farinetti che ha la quota di controllo della holding Eainvest (che detiene il 57,94% di Eataly), affiancata dal Clubitaly promosso dalla Tip del banchiere Gianni Tamburi con il 19,74% e da Coop Alleanza 3.0 (1,3%) è quello di portare sul listino milanese un terzo del capitale.

In autunno sarà convocato un consiglio d’amministrazione dell’azienda guidata da Andrea Guerra per avviare il percorso, sotto la gestione di Unicredit, che porterà allo sbarco in Piazza Affari previsto entro il primo semestre 2018.

Anche per Illycaffè è iniziato il cammino verso la Borsa. «La quotazione non è esclusa per il futuro – ha detto il presidente Andrea Illy – L’importante è il percorso verso il listino, il darsi già da ora un’organizzazione adeguata».

Illycaffè, ha sottolineato, sta affrontando positivamente tre fattori di grande importanza per un’azienda familiare: il ricambio generazionale, l’inserimento di manager esterni alla famiglia (a maggio 2016 è arrivato il nuovo ad Massimiliano Pogliani) e un’organizzazione da società quotata.

Nel 2016 Ilycaffè ha registrato un fatturato record di 460 milioni di euro. «Non guardiamo ad acquisizioni, puntiamo sulla crescita organica – ha detto Illy –. Non temiamo il confronto con le grandi multinazionali del settore, il punto vero è la qualità lungo tutta la filiera».

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