Il distretto eubiotico del Vesuvio è realtà
Il progetto del distretto eubiotico ha l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’agro nolano secondo i canoni della tradizione nel rispetto della salute dell’uomo e della natura.
Riflettori accesi su un nuovo modo di fare agricoltura: non più biologica, non solo autoctona ma che fa bene alla vita. É il concetto di eubiotico, sui quali per primi si sono messi al lavoro i soci della cooperativa agricola Eccellenze Nolane presieduta da Giovanni Trinchese che ha sede a Nola e i cui campi sono ubicati tra Cimitile e Camposano. Si tratta di una selezione di terreni coltivati solo esclusivamente con tecniche agricole ecosostenibili, senza diserbanti né additivi chimici, nei quali sono stati impiantati semi autoctoni del territorio.
Antico pomodoro di Napoli, zucchine San Pasquale, Zucca lunga di Napoli, papaccelle napoletane, Torzella, Melanzana cima di Viola, sono solo alcune delle varietà autoctone coltivate con una cura estrema all’ambiente, al terreno, alla natura. “Si è trattato di un lavoro impegnativo che abbiamo impostato – ha detto Giovanni Trinchese – secondo i principi dell’eubiotica: nessun fertilizzante chimico, nessun diserbante, solo concimazioni organiche. L’Antico Pomodoro di Napoli è un pomodoro come quello di una volta con il quale otteniamo un ragù speciale perché riproduce gli antichi sapori di Napoli”.
Nel corso di un’esclusiva serata presso il museo Archeologico di Nola, Trinchese ha illustrato l’iter seguito nella realizzazione del progetto di Agricoltura Eubiotica, sottolineato il valore di un impegno intenso partito “dalla volontà di recuperare i pomodori sugosi e profumati che a cinque anni raccoglievo nei campi della mia famiglia per mandarli in America” e proseguito ampliando le coltivazioni autoctone con la custodia di semi antichi. Un progetto partito dal basso ma che ha un obiettivo ambizioso: rilanciare l’economia dell’agro nolano secondo i canoni della tradizione nel rispetto della salute dell’uomo e della natura.
In questo senso Eccellenze Nolane ha già vinto una grande sfida: Ciro Iovine a New York City, nella celebre pizzeria Song ‘e Napule (la migliore fuori dall’Italia secondo Gambero Rosso) sta utilizzando proprio l’Antico Pomodoro di Napoli. Come un cerchio che si chiude, l’ortaggio prezioso portato in Europa dalle Americhe e coltivato con passione nel Mezzogiorno d’Italia, torna dall’altro lato dell’oceano e lo fa per mano dell’erede di una lunga tradizione conserviera come Giovanni Trinchese.