Da Cannavacciuolo a Cracco: gli chef sono sempre più divi

Il boato udito fuori dallo stadio Olimpico il 19 aprile non era per il derby Lazio-Roma. E nemmeno per una sfida del Sei Nazioni di rugby o per un concerto di Vasco Rossi.
Le urla e gli applausi provenienti dall’impianto sportivo erano tutti per Antonino Cannavacciuolo (nella foto tratta dal suo profilo Twitter), che con il suo «show formativo» ha dato vita alla prima lezione gastronomica mai organizzata in uno stadio davanti a circa 1.400 spettatori.
Il prezzo del biglietto semplice andava dai 77 ai 97 euro, ma per mangiare al tavolo (invece che al buffet) ne servivano ben 247, per un totale massimo di 344 euro.

Oltre alle due stelle Michelin al ristorante Villa Crespi sul lago d’Orta, Cannavacciuolo ha conquistato la notorietà grazie alla partecipazione in qualità di ‘ispettore’ al programma Cucine da incubo e grazie al ruolo di giudice in MasterChef. E con la lezione-show allo stadio Olimpico, organizzata dalla sua società di formazione Cannavacciuolo Academy, è sembrato una sorta di rockstar.

Lo chef campano (che ha sponsorizzato in tivù il Gorgonzola lombardo) è solo l’ultimo dei suoi colleghi in cerca di ulteriore visibilità e guadagni al di fuori del proprio ristorante.

Sui manifesti e in tivù è impossibile non notare Carlo Cracco, testimonial delle patatine San Carlo e di Scavolini. Anche altri chef del calibro di Massimo Bottura, Gianfranco Vissani, Davide Scabin e Bruno Barbieri si sono dati agli spot di prodotti culinari e ai programmi televisivi in questi anni.

Mentre Andrea Berton posta su Twitter immagini di se stesso al volante di auto come Mini e Bmw, Davide Oldani è diventato testimonial di Tim Impresa Semplice dopo aver già prestato il suo volto a Samsung e aver scritto diversi libri.

E se in passato il grande Gualtiero Marchesi ha firmato due panini e un dessert per Mc Donald’s, significa che la tendenza è ormai consolidata.
Il cuoco stellato esce dunque dalla sua cucina per cercare maggiore visibilità e, di conseguenza, maggiori guadagni. Una strategia che sembra sempre più di moda.

Leave a Reply

SHARE