Coperto di maleducazione. Di cosa si tratta?
*a cena con diritto
Il titolare di un locale in cui vengono somministrati alimenti e bevande può applicare un sovrapprezzo sul coperto per la maleducazione del cliente?
Si sente parlare in proposito di coperto di maleducazione, ovvero un aumento di costo praticato nei confronti di ospiti maleducati o di particolari richieste durante il pasto.
I casi possono essere i più svariati. Dalla scortesia con il personale, al vociare con tono alto, all’uso invadente del telefono al tavolo, sono tutti comportamenti che possono disturbare il pranzo o la cena degli altri clienti o rendere particolarmente gravoso il lavoro degli addetti al servizio.
In alcuni casi possono essere richieste del tutto legittime come il taglio di una torta o l’apertura di una bottiglia di vino portata da fuori con possibili maggiori costi di gestione. Ma è lecito applicare una maggiorazione alla voce coperto in funzione della condotta ritenuta “esuberante” del cliente?
Il coperto personalizzato e variabile in rapporto al comportamento o a particolari esigenze dell’ospite è contrario alla legge: va fatto pagare al cliente il coperto così come stabilito e indicato in menù o esposto e comunicato al pubblico in apposito cartello posto all’ingresso del locale, senza incrementi di costo discrezionalmente applicati dal somministrante.
Ciò nonostante eventuali maggiori oneri da lui sostenuti per far fronte e gestire simili situazioni.
In conclusione, se, da un lato, chi somministra alimenti e bevande, per legge, non può applicare alla voce coperto maggiorazioni personalizzate, dall’altro resta valido l’invito al cliente ad un comportamento adeguato e rispettoso, secondo le regole della civile convivenza, ogni volta in cui mette piede in un ristorante.
*di alessandro klun