C’è Gioia al Pellicano

A volte ritornano. Anche quando si parla di ristoranti. Michele Gioia (nella foto) è il nuovo chef de Il Pellicano di Porto Ercole. Un indirizzo noto a tutti i gourmet che si rispettino. Una stella Michelin e un passato che ha visto ai fornelli quell’Antonio Guida che, quando nel 2015 si è trasferito a Milano, a guidare la cucina del Seta (il ristorante del Mandarin Hotel) se ne è portata una, moltiplicata per due nel 2017.

Gioia, classe 1974 e origini beneventane, arriva al Pellicano dopo un anno trascorso a Parigi nella cucina del Tosca, il bistrot dell’hotel Splendide Royal del gruppo Roberto Naldi.

Che lo chef avesse voglia di fare ritorno in Italia s’era capito da tempo.  A novembre scorso, Giuseppe Cerasa su Repubblica.it ha scritto infatti: «Michelino però coltiva il sogno di tornare presto in Italia, possibilmente a Roma, ma anche in Toscana», ricordando proprio la collaborazione che per un certo periodo aveva visto Gioia lavorare assieme a Guida al Pellicano e soprattutto l’attività svolta sempre per il gruppo della famiglia Sciò, a La Posta Vecchia sul litorale di Palo Laziale.

L’annuncio del ritorno di Gioia, con i gradi di executive chef, è arrivato qualche mese dopo, con un tweet dell’hotel di Porto Ercole, lo scorso 19 gennaio, che rimandava a una news di GamberoRosso.

Con l’arrivo di Michele Gioia, che prende il posto di Sebastiano Lombardi, il Pellicano punta a mantenere se non addirittura ad accrescere la propria reputazione nel settore dell’alta ristorazione (magari anche a riconquistare la seconda stella). Del resto Gioia metterà sui fornelli una quantità d’esperienza notevole. Inoltre, lo chef si occuperà anche di Pelligrill, l’osteria legata all’hotel (situata tra spiaggia e albergo) che propone un’offerta più informale ma sempre di stile.

 

Leave a Reply

SHARE