Cbre estende i servizi di agribusiness all’Europa
La linea di business Cbre, composta da 60 professionisti specializzati in transazioni e valutazioni di asset legati all’agricoltura, operava già in Asia e in America. Dal 2015 ha concluso operazioni per oltre 3 miliardi di dollari.
Cbre, specializzata nella consulenza immobiliare, ha esteso di recente i servizi di agribusiness all’Europa. La linea di business offre servizi di consulenza, transazione e valutazione per terreni agricoli e asset di supporto quali magazzini o impianti manifatturieri.
Prima di arrivare in Europa, il team ha assistito investitori istituzionali in tutto il mondo nella distribuzione di capitali in terreni agricoli coltivati o dedicati a pascolo. La scelta di estendere l’attività all’Europa è nata dall’interesse mostrato da questi investitori verso l’area geografica, con l’obiettivo di dare copertura ai portafogli di asset.
Dall’arrivo in Europa, a gennaio 2020, il team agribusiness europeo ha raccolto grande interesse, assicurandosi mandati per oltre 240 milioni di euro.
“L’Europa possiede 106 milioni di ettari di terreni coltivabili”, spiega Jack Svoronos (nella foto), head of Cbre agribusiness, “e ospita alcuni dei più grandi operatori agricoli e produttori di cibo a livello globale. L’Asia, abbiamo visto, dipende dalla capacità dell’Australia di produrre prodotti gastronomici di qualità. Allo stesso modo ci sembra che Francia, Spagna, Italia e Portogallo abbiano la stessa funzione di grandi produttori per 500 milioni di persone in Europa. È in questi Paesi che ci aspettiamo l’arrivo di significativi capitali in asset strategici legati all’Agribusiness nei prossimi 5 anni.”
I clienti sono principalmente agricoltori, proprietari terrieri, asset manager e produttori alimentari di primaria importanza.
“L’agricoltura, in Europa, è ricca e diversificata e ci sono tantissime opportunità di investimento per gli investitori istituzionali. Abbiamo 27 uffici in Europa”, continua Svoronos.