Apre Canapè, il primo concept con la canapa a Milano

Nel cuore milanese di Brera, piatti gourmet e cocktail a base di canapa con Canapè

Canapè Shop|Kitchen|Spirits è la nuova insegna, di via Moscova 48 a Milano, che celebra la canapa nelle sue diverse declinazioni. Bistrot, cocktail bar e boutique, tre anime unite da un unico ingrediente, la canapa.

L’idea è di quattro imprenditori quarantenni: Alessandro Masci e Diego Travaglio – già creatori di locali come il Davai e il Jungle Tiki e soci dal 2011 – hanno coinvolto in questa nuova avventura Patrizio Invernizzi e Michele Maglia, agricoltore e produttore di infiorescenze di canapa light in Italia.

 

Al centro di questo progetto è dunque la canapa sativa (senza thc), il superfood che entra in cucina sotto forma di semi decorticati, farina e olio di semi bio e nei cocktail sotto forma di infusioni o affumicature.

 

É possibile inoltre acquistare prodotti naturali come tisane, farina, olio e cosmetici, oltre a diverse varietà di infiorescenze, naturalmente light.

Il nome rimanda giocosamente sia al classico sofà, un tempo imbottito con la stoppa di canapa, sia ai golosi stuzzichini che accompagnano spesso aperitivi e drink.

La drink list è opera del bartender Andrea Castellari, bolognese di nascita, ma cittadino del mondo per vocazione, che per Canapè ha elaborato diciannove signature cocktail a base canapa: diciassette inediti e due “twist on classic” creati con sferificazioni, infusioni (in alcuni casi fatte al momento con azoto liquido), affumicature, gellificazioni, arie e velluti, pensati per stimolare l’interazione ludica, divertire e soprattutto sposarsi alle proposte della cucina.

Ecco quindi che fanno il loro ingresso nel bicchiere ingredienti insoliti e particolari, come spezie e piante aromatiche che caratterizzano le cucine thai, indonesiane o malesi.

Il pairing tra food e drink è infatti una delle prerogative di Canapè che segue così un trend sempre più diffuso a livello internazionale.

La cucina è affidata al giovane Alberto Dematteis (esperienze all’estero, l’ultima di due anni al Chequers a Battle, in UK, come sous chef di Samuel Idoine da cui ha appreso l’importanza della materia prima di qualità) che ha elaborato per Canapè una serie di proposte all’insegna della contaminazione.

 

Il menu supera l’impostazione tradizionale e prevede, al momento, quindici piatti principali caratterizzati da una comune ispirazione fusion che coniuga una base asiatica molto spiccata con rimandi giapponesi, come una salsa teriyaki rivisitata o l’uso del crudo, anche se non mancano i ravioli o le mezze maniche (che ricordano il classico primo italiano) in farina di canapa.

Il servizio di sala è affidato a Leonardo Sordino, prima commis e poi chef de rang del ristorante stellato Iyo, che ha curato anche la selezione dei vini, (per la maggior parte italiani) con un’attenzione particolare a prodotti naturali e biodinamici, e delle birre.

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