AssoDistil lancia un progetto di promozione del brandy italiano in Cina
“EuBrandy”, se approvato, sarà cofinanziato per l’80 per cento dall’Unione europea e avrà una durata di tre anni.
AssoDistil è pronta a volare nuovamente oltreoceano, con gli associati, per promuovere il brandy prodotto in Italia. Dopo il successo di ‘Hello Grappa’ negli Usa, AssoDistil presenta “EuBrandy”, il progetto di promozione 2022 – 2024 per far conoscere in Cina il brandy italiano.
Grazie all’interesse e all’impegno delle distillerie associate, AssoDistil ha presentato un progetto triennale, da oltre 3,5 milioni di euro, al cofinanziamento per l’80% dell’Unione europea grazie alla misura di promozione di cui al Reg. 1144/2014. Prodotto nei Paesi con intensa tradizione vitivinicola come Italia, Spagna e Francia dove il brandy, a seconda della regione di produzione, prende il nome di cognac o armagnac.
Campagne marketing, eventi online e on-site, comunicazione saranno solo alcune delle risorse che verranno impiegate con “EuBrandy”.
In particolare, i termini di etichettatura, sostenibilità ambientale e sociale, oltre alla tradizione, autenticità e il gusto di un prodotto di qualità ‘made in Italy’, saranno tutti aspetti che verranno valorizzati all’interno del progetto di promozione di AssoDistil. Il progetto sarà mirato soprattutto verso i canali horeca dagli importatori ai distributori fino ai consumatori. Verranno intraprese collaborazioni con influencer già noti al pubblico del Sud-Est asiatico per ampliare la platea degli spettatori.
Oggi il settore si compone di piccole e grandi distillerie storiche che producono distillati che nei secoli hanno portato il brandy a diventare un prodotto di eccellenza. Sono le distillerie che oggi producono brandy, acquavite prodotta esclusivamente con uve vinificate in Italia e distillata in impianti italiani.
l brandy in Italia viene prodotto con uve di Trebbiano, sia toscano che romagnolo; con vino (bianco, rosso o rosato) a bassa gradazione e senza solfiti o conservanti. Nonostante la lunga storia e l’indiscussa qualità del brandy prodotto in Italia, negli ultimi anni si è registrato un calo nella produzione. Questo, tuttavia, non ha scoraggiato i produttori che puntano ora su un rilancio.
Nella foto Sandro Cobror, direttore di AssoDistil.