Birrificio 620 Passi, Andrea Menegon è il nuovo amministratore delegato

Il manager ex Heineken guiderà la fase di transizione per il birrificio artigianale friulano dopo il passaggio da startup a scaleup.

La giovane azienda friulana che produce birra artigianale annuncia un cambio al vertice, Andrea Menegon (nella foto) è il nuovo amministratore delegato. Classe 1986, approda nella società dopo dieci anni di carriera all’interno del Gruppo Heineken. Il professionista ha trascorso sette anni nel quartier generale di Amsterdam, e tre a Milano nel ruolo di senior brand manager.

Il neo-amministratore assume l’incarico succedendo alla gestione dell’ex board del birrificio, composto da un team di business angel e imprenditori specializzati nel settore del private equity.

A Menegon il compito di gestire una fase di transizione cruciale per 620 Passi che, dopo aver concluso nel 2020 la prima campagna di equity crowdfunding con l’ingresso in società di oltre duecento investitori da tutta Italia e 300mila euro di fondi raccolti, punta già a completare entro la fine del 2021 la trasformazione da startup a scaleup. All’interno del suo impianto produttivo a Gorgo di Latisana (UD), il Birrificio 620 Passi guarda lontano e mira a raggiungere, entro la fine del 2024, oltre il 2,5% di quota a volumi di produzione nel comparto brassicolo artigianale.

“Abbiamo obiettivi molto ambiziosi: vogliamo diventare il più grande birrificio artigianale d’Italia. Per farlo, abbiamo delineato da qui ai prossimi tre anni un piano di sviluppo importante, incentrato primariamente sull’aumento della nostra capacità produttiva e commerciale, e sostenuto da nuovi investimenti lato comunicazione e marketing”, spiega Menegon.

È previsto il lancio di un secondo round di investimenti. “Il primo round ha raggiunto risultati molto positivi, andando in overfunding ben prima della data di chiusura della campagna. L’interesse da parte di potenziali nuovi investitori e soci continua a farsi sentire, e il mercato inizia a dare chiari segni di ripartenza. Prevediamo perciò di rispondere con una seconda campagna entro la fine del 2021”.

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